MARATEA, L’APPELLO UNANIME: «DIVENTI UN CASO NAZIONALE»
Frana società civile e politica chiedono aiuto governo Meloni
Resta ancora in primo piano la frana che ha colpito la “Perla del Tirreno” lo scorso mercoledì. Tant’è «il dissesto della cittadina tirrenica deve diventare una questione nazionale per far fronte all’emergenza»: a chiederlo i cittadini e gli operatori marateoti che si sono riuniti in assemblea nella giornata di eri presso il Camping di Castrocucco. Membri degli antichi e dei nuovi Comitati Cittadini di Maratea, sono interventi per ricercare un’unione di Comunità capace di stimolare al meglio le parti tecniche e politiche interessate dalle criticità del dissesto idrogeologico dell’area. Tra i presenti Biagio Salerno del Consorzio Turistico, il quale ha spiegato come «i tempi saranno lunghi ma noi – dichiara – abbiamo bisogno di credere nelle istituzioni, dobbiamo essere informati e coinvolti, costruendo un nuovo senso di coesione sociale intorno al tema e organizzando dei tavoli tecnici di elevato spessore, per stimolare interventi programmatici di manutenzione adeguata del territorio». Manuel Chiappetta, portavoce dell’associazione delle Imprese di Pesca di Maratea, dal canto suo, afferma come «il tavolo della discussione deve diventare di caratura nazionale, abbiamo bisogno di ipotizzare un iter legislativo parlamentare che riconosca il rischio che stiamo correndo e ci riconsegni speranze programmatiche per la sicurezza della nostra comunità e per la nostra ripresa economica. Maratea è stato un esempio di custodia e di rispetto della natura che ha scongiurato la cementificazione selvaggia a tutela dell’incolumità dei residenti, questo – conclude Chiappetta – non può diventare un freno agli interventi normativi di natura emergenziale che sono necessari». Una questione locale che non può restare confinata alla Basilicata, dunque: Maratea deve diventare un caso nazionale. Ne sono convinti i partecipanti comuni quanto i rappresentanti politici presenti e vicini alla causa, i quali con parole di sostegno e di impegno formale e sostanziale hanno spronato verso un’azione di forte interessamento parlamentare in termini di risorse e di programmazione territoriale nonchè di tempistiche celeri. Al dibattito ha partecipato anche il consigliere regionale Marcello Pittella, il quale ha spiegato le ragioni sostanziali della sua personale presenza «perchè – spiega – Maratea è nel cuore di tutti, su questi temi non si fa politica ma si mette a disposizione il proprio contributo e la propria esperienza, come per il costone di Lauria in passato così – conclude il consigliere regionale Pittella – per Maratea urge un interessamento Nazionale del Governo Centrale, la fase legislativa per la tragedia di Ischia avrà una secondo iter, l’inserimento di un capitolo per Maratea sulla nuova legge Finanzia- ria è auspicabile e necessario». A fargli da eco, il Senatore Arnaldo Lomuti partito da Roma per far «sentire la massima vicinanza, lavorerò – dichiara – per un unione politica territo- riale a tutti i livelli per portare la questione in par- lamento». Trovare soluzioni, dunque, pare essere la parola d’ordine.