DG EIPLI, LA PAURA DELLA FIRMA

Un Avviso pubblico, quello per l’individuazione del Direttore generale, 3 Commissari Eipli: Antonella Guglielmetti, Nicola Fortunato e l’attuale Luigi Giuseppe Decollanz. All’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia, Commissariato dal 1979, nonchè dal 2011 soppresso, sulla carta, e posto in liquidazione, quella Dg è una pratica che risale ad oltre 2 anni fa: l’indizione coincide col luglio del 2020. Iter esperito, stilata la graduatoria provvisoria e quella definitiva anche, ma, poi, tutto reiteratamente sospeso in via «cautelare e temporanea». Il Fratelli d’Italia Decollanz, nominato Commissario dal ministro all’Agricoltura del suo stesso partito, Lollobrigida, insediatosi all’Eipli il 28 novembre scorso, ci ha messo poco per sbrigare, ma non per risolvere, la questione della nomina del Direttore generale accodandosi ai suoi predecessori e confermando, fino a non oltre il prossimo aprile, la sospensione della selezione «in via cautelare e temporanea» che Fortunato aveva stabilito a mandato scaduto poichè rilevando la «natura fiducia- ria» dell’incarico di Dg, nonché la sua funzione di attuazione dei programmi e degli obbiettivi strategici definiti dall’Organo di governo, ritenne, come del resto fece Guglielmetti con lui, che fosse più opportuno lasciare l’onere della «eventuale sottoscrizione del contratto con il candidato risultato primo», all’Organo commissariale che sarebbe subentrato, ovvero all’avvocato Decollanz. Il Commissario Decollanz si è riparato dietro «la complessità» della vicenda tale da «richiedere apposito approfondimento dell’intero fascicolo». Il punto sono i dubbi degli Organi di vertice che si sono succeduti su chi sia realmente «il candidato risultato primo». Perplessità, però, che la Commissione di valutazione non ha. Il travaglio è iniziato con le verifiche amministrative sulle autodichiarazioni dei candidati con il risultato dello stravolgimento della prima graduatoria finale stilata, essendo stato l’originario primo, ma non solo lui, escluso. Ricorso al Tar e poi al Giudice del Lavoro di Bari che, nel giugno scorso, non ha annullato gli atti dell’Avviso, disponendo, invece, la rinnovazione della sola procedura di valutazione dei candidati. Per il Giudice l’assenza di documentazione comprovante le attività svolte dal candidato, in presenza di titolo abilitante alla partecipazione, «assumono rilievo solo ai fini valutativi, nel senso che in assenza di prova dello svolgimento di tali attività la commissione non può assegnare alcun punteggio ovvero, in presenza di altre attività dimostrate, deve assegnare un punteggio inferiore che non tenga conto delle attività per cui difetti la documentazione attestante l’effettivo svolgimento di quanto dichiarato». Nuova seduta della Commissione esaminatrice, ma datate conclusioni: confermate le valutazioni dei titoli effettuate nell’ottobre del 2020. Pendente al Tribunale amministrativo regionale il ricorso di nota conoscenza lucana, il defenestrato via ministeriale ex direttore del Parco nazionale dell’Appennino lucano, svolgeva la carica all’epoca senza il titolo abilitante, Vincenzo Fogliano. Anche se ancora senza esito, il ricorso con ogni probabilità si concluderà come il primo citato e cioè con il difetto di giurisdizione. Sentenze alla mano, ma anche verbali della Commissione esaminatrice e graduatoria finale approvata, comunque all’Eipli permane inevasa la vicenda dell’Avviso pubblico per l’incarico di Direttore generale. Decollanz è il meno “colpevole” dei Commissari citati, non avendo raggiunto ancora neanche le 2 settimane di lavoro, ma comunque, dato che al ter- mine di quel non oltre l’aprile prossimo dell’attuale sospensione è un rimando a sé stesso, è a lui che tocca l’atto decisivo: o la firma del contratto col nuovo Dg Eipli o la revoca dell’Avviso. Un Avviso pubblico, 3 Commissari Eipli e oltre 2 anni di travaglio.