LEGGIERI-AMENDOLA, INUTILI IMPRESE
Dal bonus gas alla sanità fino ai forestali, il vicolo cieco dell’apparire tanto per apparire
IL TAFAZZISMO DELLA POLITICA LUCANA: DUE CASI DI SCUOLA!
La più grande dote di una buona parte della politica lucana, preclara e luminosa, è il tafazzismo! Molti diranno che siamo nella regola. La politica è dotata da sempre di queste qualità. La simultaneità storica appare incredibile, però! Ma vediamo in ordine, o meglio in disordine un breve elenco.
IL CONSIGLIERE LEGGIERI E IL NERO FOSSILE
Il consigliere Gianni Leggieri, protagonista intrepido di nullità al suo ultimo giro in politica (si spera!) ci propina un vasto comunicato sul bando per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano e ricadenti nel territorio della Basilicata. Lo dettaglia, Gianni, embè, con precisione. Esaltato da cotanto programma si mette al servizio del popolo sovrano. Si resta impietriti. Chi scrive? Chi è costui? Per conto di chi esalta l’azione di Bardi? Il vero grande provvedimento che ha ulteriormente modificato il rapporto fra popolo lucano e centro destra viene magnificato dai Pentastellati? Considerato i loro programmi mondiali su transizione energetica, ambientale ecc.? Loro che considerano devastante gli inceneritori danno per scontato l’utilizzo di risorse derivanti dal nero fossile per le famiglie lucane. Più nero di così non poteva essere il loro futuro destino. Il primo grande inceneritore ovviamente lo stanno preparando i lucani, per mandare in fumo e dissolvere finalmente questa pochezza prossima all’insulsaggine di una parte della politica lucana. Ci vuole tanta scuola a capire come bisognerebbe muoversi come opposizione? La verità è che il duo Bardi-Latronico ha assestato un colpo da maestri. Dicessero insieme allora più facilmente viva Bardi e Latronico i dioscuri di questa rivoluzione.
AMENDOLA GIRA A ZONZO FRA SANITÀ E FORESTALI
Secondo caso di tafazzismo. Circolano sulla rete due inutili, a tratti offensive per la presa in giro incorporata, iniziative parlamentari del deputato Partenopeo transitoriamente alloggiato in terra lucana. Enzo Amendola. Il club degli esperti nelle collocazioni elettorali al quale è iscritto lo dovrebbe guidare. Ma leggiamo la prima sulla sanità. Soprattutto quella materana ci dice Enzo. Ma veramente? Si così si legge. E poi una lunga sequenza di argomentazioni e di fatti fra il ridicolo, l’approssimativo. La sciatteria. I livelli essenziali non rispettati, l’emigrazione sanitaria. Atavica vicenda del sistema sanitario italiano e tanto altro, inutile riassumere qui. Le organizzazioni sindacali e gli operatori della sanità che hanno esperienza hanno fatto risuonare commenti che per civico rispetto qui non trascriviamo.
LA DOMANDA DI AMENDOLA È RIVOLTA A SCHILLACI O A SPERANZA?
Ma la cosa fantastica è che chiede al Ministro della salute da 50 giorni insediato. È quello di prima? In tre anni cosa ha fatto? Era pure lucano Speranza, transitoriamente napoletano. Si immagina che il Roberto, nato con la camicia, conosca a menadito i fatti della sua terra di origine? Ma questo altro duo Speranza-Amendola pure è noto al Sud. In un gioco a scacchi che il club al quale fanno parte Amendola e Speranza giocano alla grande. La sorprendente ed a tratti offensiva iniziativa parlamentare di Amendola non avrà nessun risultato. Siamo pronti a scommettere. Un po’ di acqua fresca nella settimana della sposa che il paracadutato parlamentare napoletano garantirà per i basilischi. La seconda porta sempre la firma del nostro eroe. E si occupa di forestali. Come è noto la materia è uno stigma perenne nella vicenda meridionale. Anche in questo caso chiede al Ministro Lollobrigida lumi, Amendola. Gesù, direbbe qualcuno ma è vero? Si è vero basta leggere su Facebook le feste che gli fa il circolo del Pd di San Mauro Forte. Non sappiamo se è ironico ma così scrive: la sinistra seria. Insomma il disordine è grande. Basta raccogliere solo la rassegna stampa. Farsene copia ed utilizzarla fra qualche mese per polverizzare il residuo che resta dei centro-sinistri lucani. Un po’ alla maniera di Aldo Giovanni e Giacomo. Un po’ seguaci del Tempio di Marte Ultore, il vendicatore. Un po’ nulli un po’ repressi. Ma ormai persi.
Di Fausto Devoti