VIVERE DONNA RACCONTA VENTI ANNI 2002 ~ 2022 IN TEATRO STABILE POTENZA
“Se veramente vogliamo che la vita e la salute ci sorridano a lungo, dobbiamo cominciare da noi stesse, usando bene cervello e conoscenza”
VIVEREDONNA RACCONTA VENTI ANNI
VIVERE DONNA RACCONTA VENTI ANNI 2002 ~ 2022 IN TEATRO STABILE POTENZA
VIVEREDONNA racconta VENTI ANNI
2002 ~ 2022 Sabato 10 Dicembre 2022
ore 20:30
TEATRO FRANCESCO STABLE POTENZA
VIVEREDONNA RACCONTA VENTI ANNI
L’Associazione Viveredonna nasce a Potenza dall’impegno di alcune donne che hanno vissuto e superato l’esperienza della malattia tumorale e dal lavoro volontario offerto da medici specialisti
Questo impegno negli anni è stato un crescendo di iniziative ed emozioni
Oggi l’Associazione svolge attività di volontariato in diversi reparti e opera in collaborazione con molte strutture pubbliche
Viveredonna racconta i suoi venti anni e la sua voce assume diverse forme:
Venti anni che parlano di Forza, di Lotta, di Emozioni
La sua storia formata passo dopo passo in un percorso non sempre facile e con tante gradazioni di colori
Tra questi colori l’oro del KINTSUGI, l’arte giapponese di riparare gli aggetti con l’oro
L’arte di riparare la vita, di renderla più bella, più preziosa, mantenendo l’oggetto originale
Un oggetto riparato diventa unico, per la casualità con cui si rompe la ceramica e per le irregolari decorazioni che si formano con il metallo, l’oro che non nasconde le ferite ma fa in modo che proprio da li entri la Luce
PROGRAMMA
20:30 Saluti Istituzionali
21:00 “VIVEREDONNA” cortometraggio degli Allievi e Allieve del Piccolo Teatro di Milano
21:20 MAMMA LA RONDINELLA suonata dall’Ensamble di Tamburi SHAMAN di Balla Taranta Mia, laboratorio
21:30 Comitato Scientifico: Viveredonna e Prevenzione
21:50 Testimonianza di Mirella Donato
22:15 A Nuvaie Pizzica Pizzica ballata delle Scaramazze
22:30 “Le Donne Forti’
22:45 Dance Freely di Elettromascarimiri, assolo Maria Anna Nolè
23:00 Saluti e chiusura Evento
PRESENTA
Maria Vittoria Morano, giornalista
L’Associazione priva di scopi di lucro, sostiene la sua attività con le quote sociali e le libere donazioni
Ogni contributo (con esclusione delle quote sociali) è detraibile per le persone fisiche, deducibile per le persone giuridiche e per le imprese ai sensi dell’art 13 DL 4/12/97 N° 460
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– POTENZA, con le quote del 5Xmille
C.F. 96037540760
NOI SAREMO SEMPRE AL TUO FIANCO
La paura del cancro al seno e le contraddizioni nella vita delle donne
Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano
Questi i dati più volte sottolineati all’ultimo Congresso Mondiale sulla Menopausa che si è tenuto in questi giorni a Cancún (Messico).
La maggioranza delle donne ha paura delle terapie ormonali sostitutive dopo la menopausa, anche di quelle locali, vaginali, con soli estrogeni: e, infatti, le usa solo il 3% delle italiane.
E questo a dispetto del fatto che la terapia con soli estrogeni, per bocca o transdermici, riduca significativamente il rischio di tumori al seno, come è stato dimostrato con rigorosi studi prospettici controllati condotti nelle donne sia americane, sia danesi, che hanno fatto la terapia sostitutiva con soli estrogeni perché erano senza utero (isterectomizzate) per varie ragioni al momento dell’inizio della terapia.
Purtroppo, la maggioranza delle donne mostra una negligenza di varia gravità nei confronti dei fattori di stile di vita (e quindi modificabili!) che potenziano il rischio sia di tumori, sia di malattie cardiovascolari, salvo mostrare una paura irragionevole anche verso infinitesime dosi di ormoni locali.
Come ginecologa e oncologa, trovo desolante il contrasto tra la grande paura dei tumori e il poco che le donne fanno per ridurre effettivamente il loro rischio personale, sia oncologico sia cardiovascolare.
Cominciamo dal sovrappeso e dall’obesità: le donne italiane continuano a ingrassare dall’adolescenza a ben dopo la menopausa, riducendo l’aspettativa di salute, peggiorando la qualità di vita e aumentando il rischio di malattie gravi.
«Se mi impegno posso nettamente ridurre il mio rischio di tumori, di infarti e ictus»
«Sì lo so, mangio poco ma ingrasso lo stesso!»
E il movimento fisico?
Solo una minoranza lo fa quotidianamente: eppure basterebbe camminare un’ora a passo veloce, attività che non costa nulla e funziona su più fronti.
«Sì lo so, ma non ho tempo», è la risposta.
A primavera fanno diete violente e furiose, dannose per corpo e mente, incuranti del fatto che essere in forma tutto l’anno è molto più sano.
Molte vorrebbero essere più belle: e cercano pillole magiche, cure miracolose e chirurghi onnipotenti, quando la prima bellezza, ad ogni età, nasce da un corpo in forma, tonico, elastico, flessuoso, energetico, felice di essere sano
Non è solo l’inerzia nel cambiare, a preoccupare.
Sulle scatole delle sigarette è scritto: può aumentare il rischio di tumori.
Per non parlare dell’alcol che aumenta il rischio di tumori al seno del 30% (rispetto al rischio basale) se la donna beve più di 20 grammi al giorno: una unità alcolica è di 12 grammi e corrisponde a un bicchiere piccolo di vino (125 ml), un bicchiere medio di birra (330 ml) o un bicchierino (40 ml) di superalcolico. In più l’alcol dà anche 7 Kcalorie/grammo… eppure le giovani bevono sempre di più, incuranti di sovrappeso, cellulite e rischi futuri.
«Oddio, no, non voglio la cellulite!»
Con un senso appassionato e responsabile del valore della nostra vita e della salute del nostro cuore, prima di tutto in senso fisico.
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