I PIAGNISTEI DEI SINISTRI CONTRO I TIRA DRITTO DELLA DESTRA LUCANA
L’intervento competizione impari tra i due fronti politici
LE DISPERATE PRESENZE DEL GIÀ MINISTRO SPERANZA
Nulla impedirà al sole di sorgere, nemmeno la notte più buia! Il noto poeta libanese ci consegna memorabili versi. C’è Speranza anche in terra lucana? La coincidenza di un nome e di una prospettiva si è materializzata nei giorni scorsi. A Potenza. In un luogo simbolo della sinistra: allo Scambiologico! Tutto misurato nella tradizione dorotea e mitigata del giovane (?) ex-ministro. Non grandi folli, niente accalcamento di ceto politico, niente grandi pensieri, niente posizionamento per ora nel congresso nazionale del Pd. Lontanissimi e alla larga dalle beghe congressuali lucane. Un po’ di fumo qui un po’ li’. Con la mascherina, dress code di questi anni fulgidi. La solita piatta tiritera: non basta il Pd, non basta articolo uno, non bastiamo noi. Servono altri? Servono altri pensieri? Forse. Garante nel letto a due piazze con Letta, artefice del travolgimento della rappresentanza lucana.
I PRESENTI E GLI ASSENTI ALLO SCAMBIOLOGICO
Amendola per ragioni comprensibili non si è fatto vedere. In sala un “riservista” come Carmine Vaccaro, in penultima fila. Non abbiamo notizia di Angelo Summa del quale diremo. Un impaziente Santarsiero che rovina ogni giorno il clima del residuo tossico del Pd lucano con l’ossessione del rinnovamento. Ma è sempre spasmodico, presente, tenta di tutto anche a telefono, ci dicono attivo disordinatamente. Esemplare tipico della dirigenza piddina. Niente più voti, niente rappresentanza, ma sicumera e velleità a iosa. Comunque il sole sorgerà nonostante il buio di questa domenica di dicembre dove si aspettavano vaticini importanti per il futuro dei lucani. Ma certo!
LA SANITÀ E LA CONTESA TRA FANELLI E SUMMA
D’altronde la sanità è una delle bombe scariche di una parte dei sinistri lucani. Anche uno, modesto politicamente, come l’assessore Fanelli incomincia a centrare la comunicazione. Forse legge con più attenzione Cronache? Siamo contenti. Dice Fanelli a Summa sulla sanità: solo spot elettorali. Fra i tanti colpi sparati a vuoto dal membro del governo Bardi questo ci sembra particolarmente indovinato. Summa è uno di quei “riservisti del disordine” dei quali abbiamo parlato. È alla fine di un mandato e deve trovare il campo per continuare a giocare. Purtroppo il campo non è né largo nè arioso. È un campo impraticabile. Dove si aggirano con coltelli alla mano figure e figuri di segno degradato. E quindi aizza il popolo cigiellino ma non ha dove indirizzarlo. Ogni volta con lo lancia contro il centro destra lucano c’è qualcuno che gli ricorda: ma il tema del personale e degli investimenti in sanità è solo materia di Fanelli? Ma dai Angelo bello. È possibile che un Ministro è passato indenne per tre anni senza colpo ferire? Non vogliamo ricordare le glorie di Emilio Colombo. Il passaggio da ogni ministero del grande democristiano ha lasciato un segno nella geografia della Basilicata. Ma si potrebbero fare esempi minori di altri uomini di governo lucani.
LA SANITÀ NELLA STORIA DELLA SINISTRA LUCANA
E poi il tempo dei sinistri lucani sulla sanità è plumbeo. Taroccato da gestioni pedestri alla Pittella. Combattuto da Lacorazza. Cioè un dibattito storico ed insano sulla materia. Summa tenta come un acrobata si bypassare questa storia e si erge a censore di che? Gli consigliamo di diradare il campo dei sinistri. Renderlo minimamente umano. Ma ci rendiamo conto che la pratica è impossibile.
BARDI E LA SUA CORSA SENZA OSTACOLI
Nel frattempo Bardi continua la corsa senza ostacoli con delibere di finanziamento dell’ospedale di Lagonegro e l’assessore Latronico annuncia un milione al giorno per i non metanizzati. Niente di superlativo. Ma mettete su una tavola sinottica la nenia di Speranza, le passioni fredde di Summa, l’inutilità smaniosa di Santarsiero e queste tre piccole storielle del centro destra: Bardi, Latronico e lo stesso Fanelli e tirate le conclusioni. Dove si rifugeranno i lucani ? A voi la risposta.
Di Fausti Devoti