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«INACCETTABILE CENSURA DI STAMPO SOVIETICO»

Il leader dei radicali sulle carte bollate della giornalista tg3 Lorusso contro di noi. Bolognetti: «La Rai reinserisca immediatamente Cronache nella rassegna»

«Da cittadino e da utente che paga il canone mi aspetto che la Rai reinserisca immediatamente Cronache Lucane nella sua rassegna stampa. Se non dovesse farlo saremmo di fronte ad una inaccettabile forma di censura di stampo sovietico, che il servizio pubblico non può e non deve consentirsi», non usa mezzi termini Maurizio Bolognetti nel commentare l’esclusione di Cronache dalla Rassegna Stampa del Tgr. Non è una comunicazione di solidarietà quella del leader dei radicali lucani ma una vera e propria difesa della libertà di espressione e dell’imparzialità del servizio pubblico mortificato dalla decisione della Rai di escludere la nostra testata dalla rassegna stampa del Tgr.

LA VICENDA LORUSSO

Non possiamo escludere che sia una strana coincidenza ma certamente salta negli occhi il fatto che la censura contro Cronache sia scattata contemporaneamente alla citazione per riasarcimento danni avviata dalla Lorusso contro la nostra testata, la nostra direttrice e il collega Moliterni. Siamo, anzi, convinti che sia una coincidenza non riuscendo neanche lontanamente ad immaginare che il nostro servizio pubblico si pieghi a ritorsioni personali, con la stessa determinazione siamo convinti che questa frattura vada sanata e tutto debba tornare nella normalità.

IL TGR È DI TUTTI

Ne va della credibilità stessa del Telegiornale Regionale della Rai e della sua redazione di Basilicata. La Rai è di tutti, appartiene al Popolo Italiano e deve essere a disposizione della comunità e a servizio dell’informazione con la massima trasparenza possibile mal si concilia tale precondizione con la decisione di escludere la nostra testata dalla rassegna stampa.

I FATTI CONTESTATI

Noi abbiamo nella nostra natura la difesa della libertà e del diritto all’informazione, in nome di questo diritto abbiamo riportato che la società fondata da Sara Lorusso si era aggiudicata lavori da parte di Unibas e Apt. La notizia è assolutamente vera, neanche la Lorusso che ci cita per danni ne nega la veridicità. Semplicemente il volto del Tgr Basilicata ci cita in giudizio ritenendo che quella notizia vera non dovesse essere riportata in quanto, a suo dire, non ci sarebbe nessun interesse a rendere nota la vicenda. Uno strano concetto della libertà quella nella quale c’è qualcuno che decide cosa meriti di essere pubblicato e cosa no. Ancora più strano se a deciderlo è una giornalista del servizio pubblico che, poi, casualmente esclude la testata che ha riportato la notizia dalla rassegna stampa.

IL SILENZIO DEI POCO GIUSTI

Per adesso ha preso posizione soltanto Maurizio Bolognetti, il resto della politica tace, anche quella che si ammanta di libertà e democrazia. Per noi è un titolo di merito. Se il compito della stampa è quello di essere il cane da guardia del potere, evidentemente la nostra vigilanza e imparzialità non riscuote la simpatia del potere. La libertà, del resto, quasi mai è simpatica a chi detiene il potere.

Di Massimo Dellapenna

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