QATARGATE : UN MILIONE E MEZZO DI EURO IN CONTANTI
Lo scandalo delle mazzette qatarine nell’Ue, già ribattezzato Qatargate, per ora ha colpito principalmente il Parlamento europeo, la Confederazione sindacale internazionale e alcune ong
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🔹Un milione e mezzo di euro cash, ecco la foto delle mazzette del Qatargate
🔹Le immagini del bottino trovato dalla polizia a Bruxelles nelle abitazioni di Kaili e Panzeri in borse di lusso.
🔹La maggior parte sono banconote da 20 e 50 euro
❇️ Più di un milione e mezzo di euro, in gran parte in biglietti da 50 e 20, e in minor quantità da 100 e 200
I giornali belgi Le Soir e Knak hanno pubblicato in anteprima le foto della polizia che mostrano i soldi sequestrati all’ex eurodeputato e presidente della Ong Fight Impunity, Antonio Panzeri, e alla ormai vicepresidente del Parlamento di Strasburgo, Eva Kaili, durante le perquisizioni degli scorsi giorni nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate.
❇️ Secondo le prime ricostruzioni la socialista Kaili, che proprio oggi è stata destituita dal suo ruolo dall’Assemblea comunitaria, è stata trovata in possesso di sacchi di denaro contante nella sua casa di Bruxelles.
🔹La donna è stata arrestata dopo un’irruzione nella sua casa dove la polizia ha trovato circa 150mila euro nascosti in “lussuose borse da viaggio“, secondo fonti giudiziarie.
Con lei viveva anche l’altro arrestato, Francesco Giorgi, ex assistente di Panzeri e attuale assistente di Andrea Cozzolino.
🔹Il raid ha fatto seguito alla revoca della sua immunità parlamentare dopo che il padre, Alezandros Kailis, è stato fermato venerdì nel suo albergo con una valigia piena di 600mila euro in contanti.
Un deputato europeo può essere arrestato solo se trovato in flagranza di reato.
❇️ Altri 600mila euro in contanti sarebbero stati trovati nella casa di Panzeri, l’uomo che gli inquirenti considerano la mente della presunta organizzazione che, su richiesta del Qatar e dietro il pagamento di ingenti somme, utilizzava la propria posizione all’interno delle istituzioni comunitarie per influenzare le decisioni sul Paese del Golfo.
❇️ Panzeri, Kaili e Giorgi sono stati incriminati e messi agli arresti dal giudice istruttore Michel Claise, e i tre compariranno in tribunale domani (mercoledì) quando la camera di consiglio deciderà se tenerli o meno in detenzione.
🔴 Qatargate, Eva Kaili destituita dal ruolo di vicepresidente del Parlamento Ue 🇪🇺 ‼️
❇️ L’Aula di Strasburgo ha votato quasi all’unanimità per farla decadere dall’incarico in seguito al suo arresto all’interno dell’inchiesta sulle presunte tangenti in cambio di influenze a Bruxelles
❇️ Con un voto quasi all’unanimità il Parlamento europeo ha deciso di destituire la socialista Eva Kaili dal ruolo di vicepresidente dell’Aula.
La politica greca, che era già stata espulsa da suo gruppo nonché dal suo partito nazionale, il Pasok, si trova in galera accusata di essere parte di un’organizzazione criminale che riceveva tangenti dal Qatar in cambio di interventi a Bruxelles a favore del Paese del Golfo.
❇️ Dopo la decisione in questa direzione della Conferenza dei presidenti, che riunisce i leqder dei vari gruppi politici, si è passati al voto in Penaria.
Era necessaria una maggioranza dei due terzi ma hanno votato a favore 625 deputati sui 628 presenti.
#625su628
Due si sono astenuti, la conservatrice olandese Dorien Rookmaker e il tedesco Joachim Kuhs del gruppo di estrema destra Identità e Democrazia.
L’unico a votare contro è stato il croato ed ex giudice Mislav Kolakusic, del gruppo dei Non Iscritti.
❇️ C’è anche un commissario Ue sotto i riflettori per il caso Qatargate
❇️ Viaggi a Doha e attestati di stima per i “progressi” del governo qatarino: il vice di von der Leyen, Margaritis Schinas, non risulta indagato. Ma la sua simpatia per il Qatar fa discutere
❇️ Lo scandalo delle mazzette qatarine nell’Ue, già ribattezzato Qatargate, per ora ha colpito principalmente il Parlamento europeo, la Confederazione sindacale internazionale e alcune ong.
Ma oltre alle conseguenze giudiziarie del caso, cominciano a farsi sentiere anche quelle politiche, con i rappresentanti delle istituzioni Ue considerati più vicini al Qatar chiamati a rispondere sulla loro affinità con il Paese del Golfo.
Il primo a politico non indagato a finire sotto i riflettori è Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea, la cui simpatia per il Qatar sta sollevando sospetti e interrogativi.
🔴 I “progressi” di Doha‼️
“Il commissario europeo greco di destra, Margaritis Schinas, ha moltiplicato riunioni e lodi dall’emirato”, ha scritto su Twitter la presidente del gruppo La Sinistra al Parlamento europeo, Manon Aubry, allegando diversi post sui social che testimoniano la vicinanza del vice di Ursula von der Leyen al governo di Doha.
Gli esempi di attestati di stima di Schinas all’esecutivo qatarino, in effetti, sono numerosi.
A ottobre del 2021, il politico greco ha elogiato “i progressi sulla riforma dei diritti del lavoro e le misure per garantire l’inclusione e la tolleranza per tutti i partecipanti e i visitatori” al Mondiale “ospitato per la prima volta da un Paese arabo”
“Un grande onore ma anche una grande responsabilità“, si legge nel messaggio social condiviso da Schinas in occasione dell’incontro con Hassan Al Thawadi, segretario generale del comitato organizzatore dei Mondiali di calcio.
🔹“Il Qatar ha compiuto progressi considerevoli e tangibili sulle riforme del lavoro che devono essere sostenute e attuate efficacemente dopo la Coppa del mondo 2022” ha twittato il vicepresidente lo scorso 19 novembre dopo il faccia a faccia con Max Tunon, capo dell’ufficio progetti dell’Organizzazione internazionale del lavoro per lo Stato del Qatar.
Proprio l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la promozione della giustizia sociale viene citata da fonti della Commissione come ‘ispiratrice’ della linea ‘morbida’ dell’esecutivo Ue nei confronti del Qatar, dal momento che i report redatti dall’organizzazione suggerirebbero dei timidi progressi del Paese del Golfo in materia di diritto del lavoro. Di qui l’atteggiamento di impegno costruttivo della Commissione col Qatar che spiegherebbe gli elogi di Schinas.
♻️ Una lunga carriera nelle istituzioni Ue
❇️ Commissario con l’originale delega alla Promozione dello stile di vita europeo, Schinas è un volto noto ai giornalisti della cosiddetta ‘eurobolla’ di Bruxelles. Europarlamentare dal 2007 al 2009 nel partito di centrodestra Nuova Democrazia, l’attuale commissario è stato per molti anni un funzionario europeo. Dal 1990 al 2007 ha ricoperto vari incarichi in diverse direzioni generali della Commissione. Dopo la breve parentesi all’Europarlamento è tornato alla vita amministrativa nell’Ue.
Dal 2014 al 2019 Schinas è stato il portavoce della Commissione presieduta da Jean-Claude Juncker.
Poi è arrivata la promozione a commissario e vicepresidente dell’esecutivo Ue.
🔴 La retromarcia sui visti facili‼️
❇️ Negli ultimi mesi Schinas ha difeso in più occasioni la proposta di facilitazione dei visti per chi viaggia dal Qatar verso l’Ue.
“La nostra proposta di concedere l’esenzione dal visto per i qatarini è un riflesso della nostra partnership sempre più profonda. L’imminente Coppa del mondo è una ragione obiettiva per progredire rapidamente con la sua adozione“, ha twittato Schinas lo scorso 11 maggio al termine di un ennesimo incontro con un’autorità di Doha, con il ministro del Lavoro Ali bin Samikh Al Marri.
❇️ Proprio il via libera alla facilitazione dei viaggi tra il Qatar e l’Ue sarebbe dovuta finire nell’agenda della plenaria del Parlamento europeo che è cominciata ieri a Strasburgo.
Lo scandalo ha convinto i parlamentari a rimettere il provvedimento nel cassetto.
Una retromarcia che testimonia la tensione che si respira alle istituzioni europee, oggi chiamate a prendere le distanze da uno scandalo che rischia di minarne la credibilità agli occhi dei cittadini.
🔴 Qatargate, la presidente del Parlamento Ue: “Siamo sotto attacco”‼️
♻️ In apertura della sessione plenaria Metsola ha espresso “collera, rabbia e dolore” per l’inchiesta sulla corruzione che ha travolto l’Aula, promettendo di fare pulizia nell’Assemblea comunitaria
#sapevatelo2022