L’ULTIMO DISPETTO DI LETTA ALLA BASILICATA
TACCO&SPILLO
C’è qualcosa di ridicolo e nello stesso tempo di tragico nella decisione di Enrico Letta, segretario uscente, ma mai davvero uscito del PD di nominare commissario lucano il napoletano Enzo Amendola, sopravvissuto alle elezioni politiche settembrine per una spelacchiata manciata di voti oltre che per la solita fortuna che hanno i nipotini comunisti di D’Alema quando desiderano così tanto oscenamente il potere ed i connessi privilegi della poltrona. Ora lasciamo stare lo scambio inciucista che ha fatto rabbrividire mezzo mondo democratico con il potentino Speranza piazzato a Napoli, sotto la curatela del governatore De Luca ed il campano Amendola paracadutato in Basilicata, proprio in virtù della sua rischiosa collocazione avuta altrove, ma solo dalle parti del Nazareno e con quei raffinati esperti della sconfitta come Marco Meloni e Peppe Provenzano si poteva immaginare d’affidare la cura del PD lucano proprio a chi con la candidatura imposta da Roma ne è stato addirittura parte della sua malattia. Tutto questo per dire che Vito Bardi ed il suo centrodestra possono dormire su sette cuscini se l’alternanza l’esprimono i volti politicamente smorti e da funerale dem di Amendola e di Speranza.“Scrive Libero Bovio:“Quasi sempre si esalta il morto per far dispetto al vivo”.