SINTONIA DI INTENTI E IMPEGNI
Oltre il giardino, ospiti Galella e Somma: Regione e Confindustria parlano la stessa lingua
Dai bandi aperti per l’imprenditoria, alle politiche di risanamento per le aree industriali fino alle politiche energetiche c’è piena sintonia tra Francesca Somma, Presidente degli industriali lucani, e l’assessore alle attività produttive Alessandro Galella. Questo emerge chiaramente nel dibattito che si è tenuto a “Oltre il Giardino”, condotto da Paride Leporace su Cronache 76. Lo aveva annunciato su Facebook l’assessore Galella che in pochi mesi aveva realizzato tutto quello che Confindustria gli aveva chiesto, lo ha confermato anche Somma.
UN CAMBIO DI PASSO
Un evidente cambio di passo quello evidenziato da Somma e da Galella rispetto alla precedente gestione dell’Assessorato con una politica dell’ascolto e dell’azione che ha dato pronte risposte ad ogni sollecitazione del mondo produttivo. Anche la visione della Basilicata del futuro e delle prossime sfide del settore produttivo lucano vedono la perfetta sintonia tra Galella e Somma. Sembra quasi che l’assessore parli la lingua delle imprese lucane e gli industriali parlino quella di Galella.
LA BUROCRAZIA CHE FRENA
Una cosa soltanto ha lamentato Francesco Somma. Alla celerità di azione politica dell’assessore Galella si contrappone la lentezza macchinosa della burocrazia regionale che blocca il cambiamento. Un’analisi condivisa da Galella che, però, sembra non avere nessuno strumento per poter incidere davvero. Quella della burocrazia farraginosa è una vera e propria piaga della Regione Basilicata, stante alle parole dei due protagonisti del dibattito, sulla quale nulla ha potuto anche la pieni poteri di Bardi e lo Spoiling System.
STELLANTIS SULLO SFONDO
Sullo sfondo resta la vicenda Stellantis, il primo complesso industriale della Basilica che ormai non risponde più a logiche nazionali ma internazionali e che rischia di subire gli effetti devastanti della transizione ecologica. La buona notizia è che Stellantis a Melfi produce auto elettriche, la cattiva è che il costo della auto elettriche non consentirà la produzione di 300.000 autovetture sul quale è tarato l’indotto produttivo di Melfi.
IL FUTURO DELLA BASILICATA
L’armonia tra Confindustria e Regione Basilicata, ritrovata grazie a Galella che ne ha soddisfatto tutte le richieste, lascia intravedere un futuro roseo per il settore produttivo lucano. Se, infatti, come dichiarato da entrambe le parti la Regione Basilicata ha cambiato passo e finalmente dato seguito alle richieste del settore produttivo, dovremmo assistere nei prossimi mesi ad un recupero della competitività dell’economia lucana con aumento delle occupazioni e conseguente riduzione dell’emigrazione. Una speranza reale che, se si trasformerà in realtà, sarà merito del nuovo corso introdotto da Galella. Una speranza per la Basilicata sulla cui reale manifestazione noi, però, vigileremo affinché le parole si trasformino in atti e gli atti producano risultati.
Di Massimo Dellapenna