IL POTENZA AL “CERAVOLO” CONTRO LA CAPOLISTA PER L’ULTIMA DI ANDATA
Girasole fuori per squalifica. Rientra Steffè. In dubbio Legittimo. In settimana troppe polemiche per Gasparini
Con Catanzaro-Potenza cala il sipario sull’ultima del girone di andata del campionato di serie C. La vittoria buttata alle “ortiche” dai rosso-blù domenica scorsa contro il Giuliano ha lasciato strascichi di polemiche soprattutto nei riguardi dell’estremo difensore Gasparini autore di non aver chiesto la barriera sul clacio di punizione dal limite del brasiliano Paolino al 96’. Anche se l’analisi della gara e del pareggio sembrerebbe andare in tutt’altra direzione. Il Potenza dopo aver disputato un buon primo tempo con una rete di vantaggio, come del resto accade sin dalle primissime battute di questo campionato, pur avendo tantissime occasioni non riesce a finalizzarle per chiudere definitivamente le partite. La rete mancata da Logoruso, Talia e Belloni avrebbe presentato un risultato sicuramente diverso. Ma questo oramai appartiene già al passato. Domani pomeriggio alle 12,30 la squadra di mister Raffaele ritorna al “Ceravolo” dopo la sconfitta subito in coppa Italia. Incontrerà la “corazzata” Catanzaro già con un piede in serie B. E’ chiaro che qui le speranza di portare a casa un punticino sono ridottissime. Ma nel calcio sì sa può succedere l’impossibile. La squadra di Vivarini nel turno di lunedì contro il Foggia è riuscita ad ottenere un “sacrificato” punticino ed ha dimostrato qualche piccolo segno di stanchezza. Non sarà questo un punto a vantaggio del Potenza perché come è noto, il Catanzaro ha una rosa di calciatori di grandissimo spessore. Basti pensare che in panchina siedono giocatori del calibro di Fazio, Sunas, Curcio e l’ex Cianci solo per citare alcuni. Ma andiamo al Potenza che invece contro i calabresi dovrà fare a meno di Girasole, out per squalifica. Ci sarà Steffè che ha recuperato dall’infortunio muscolare. Resta ancora in dubbio la presenza di Legittimo ormai da qualche gara fuori. Anche contro le fortissime “aquile” giallo-rosso ipotizziamo che mister Raffaele possa far scendere in campo la seguente formazione: tra i pali Gasparini, linea di difesa con Matino, Armini e Verrengia, quinti di difesa Rillo e Volpe, centrocampo con Sandri, Steffè e Talia. In attacco la coppia Ca- turano-Di Grazia. Anche al “Ceravolo “ di Catanzaro è prevista la presenza di un nutrito gruppo di supporter’s rosso-blù.
QUI CATANZARO
Primo in classifica con 48 punti, sei in più rispetto alla diretta inseguitrice Crotone, il Catanzaro insegue un altro record per questa Serie C. Ottenere almeno un punto contro il Potenza di mister Raffaele per eguagliare la Reggina di Mimmo Toscano che, nella stagione 2019/2020 di punti ne conquistò 49. Il pareggio ottenuto allo “Zaccheria” contro il Foggia di Fabio Gallo non dice assolutamente nulla. Qualcuno a parlato di qualche piccolo segno di stanchezza. Potrebbe essere visto che in 16 gare la squadra di mister Vivarini non è uscita mai sconfitta. Ed al di la di tutto, occorre riconoscere che i giallo-rosso in questo campionato hanno una marcia in più rispetto alle due dirette inseguitrici, Crotone e Pescara. Contro i rosso-blù lucani, mister Vivarini è alle prese non con una “emergenza” ma con un vero e proprio un grattacapo di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. Già a Foggia Vivarini aveva dovuto mescolare la carte, complice l’infortunio di Situm – lussazione alla spalla rimediata in allenamento – che aveva obbliga- to allo spostamento di Vandeputte a destra e all’inserimento sul lato opposto di Tentardini; contro il Potenza, nell’ultima gara casalinga dell’anno, si potrebbe addirittura andare oltre alla luce dell’attacco febbrile che nelle ultime ore ha messo kappao l’ex Teramo. Anche Tentar- dini dunque è in forse. E se non dovesse farcela le soluzioni per il tecnico giallorosso si ridurrebbero a due – una e mezzo, a dirla tutta – con il solo Katseris pronto e a pieno servizio e Rolando sì arruolabile ma ancora a secco di minuti e per questo in normale deficit di condizione. Certo con Rolando il tasso d’esperienza sarebbe maggiore ma come detto l’esterno ex Reggina e Bari – solo di recente tornato a lavorare in gruppo – non potrebbe essere considerata una carta da novanta minuti più recupero. Il mancato utilizzo in coppa nel primo atto contro i rossoneri è un segnale in più che forse i tempi non sono ancora maturi. Tempo per orientare le scelte ancora ce n’è – una seduta più la rifinitura di sabato – e con uno sguardo all’infermeria e l’altro al campo, Vivarini se lo prenderà tutto per decidere.