“CASA DELLA COMUNITÀ”, ROTONDA RIBUSSA A FANELLI
La Regione deve rivalutare la bocciata scelta di Viggianello: all’assessore alla Sanità notificata la raccolta di oltre 700 firme e chiesto un incontro
Un po’ per rompere l’impasse, un po’ per i rumors ufficiosi circolati a seguito del tavolo del tavolo di partenariato territoriale, economico e sociale sullo stato dell’arte del Pnrr Basilicata, da Rotonda notificata all’assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli, e al Direttore facente funzioni dell’Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp), Luigi D’Angola, la raccolta firme sull’aperta questione dell’ubicazione della “casa della comunità” della Valle del Mercure. Oltre 700 le firme finora raccolte, come confermato a Cronache Lucane dal segretario cittadino del Pd a Rotonda, Massimo Disanzo. La petizione è bipartisan. Tra i firmatari, per esempio, oltre al sindaco di Rotonda, Rocco Bruno, anche, a titolo personale, il vice sindaco di Castelluccio Inferiore, attuale facente funzioni di primo cittadino, data la sospensione dalla carica di Paolo Francesco Campanella. Come noto, grazie alla sentenza favorevole del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, il Comune di Rotonda è riuscito a riaprire la partita. Per l’intervento da 1 milione di euro, la scelta della Giunta regionale era ricaduta su Viggianello. La relativa scheda rientrante in una delle Missioni previste dal piano operativo regionale della Basilicata degli investimenti del Pnrr, è stata annullata dal Tar per vizi così invalidanti, come quello del difetto di motivazione, da renderla nulla. S’attende, di conseguenza, la nuova effusione provvedimentale che seguirà al rinnovamento dell’istruttoria. I rumors rimbalzati da via Verrastro a Rotonda, riportanti la Regione a lavoro per confermare Viggianello, hanno condotto allo stop momentaneo della raccolta firme della petizione che è stata inviata all’assessore regionale Fanelli con tanto di richiesta di incontro. Come sottolineato anche dai giudici amministrativi lucani, «risulta evidente che la struttura di Rotonda è pienamente idonea» all’investimento Pnrr. «Non rivendichiamo la “casa della comunità” a Rotonda per pura miopia campanilistica – ha spiegato a Cronache Disanzo – . Semplicemente auspichiamo un migliore utilizzo delle risorse pubbliche ed una efficiente razionalizzazione delle strategie di pianificazioni che tenendo in considerazione anche le potenzialità delle strutture già esistenti». Rotonda ha già subito scelte opinabili, come, ad esempio, la collocazione del presidio di emergenza urgenza altrove, così come anche altrove è stato posto il distaccamento dei Vigili del Fuoco, pur essendo proprio a Rotonda la sede del Parco nazionale del Pollino, ma non si sono registrate barricate locali. Come ha aggiunto il segretario cittadino del Pd, Disanzo, «la nostra richiesta appare legittimata ancor prima che dalla sentenza del Tar di Basilicata, dai principi ispiratori e dai criteri guida della specifica Missione del Pnrr». In estrema sintesi, 3 i criteri base per la scelta dell’ubicazione della “casa della comunità”, in questo caso da contestualizzare nell’area geografica della Valle del Mercure: popolazione, conformazione territoriale e ristrutturazione- rifunzionalizzazione di strutture esistenti. In merito ai primi due citati, come emerso anche nella controversia tra Comune e Regione, «Rotonda sede di sub-distretto, è il comune più popoloso e baricentrico dell’area, tanto che ai servizi offerti dal presidio sanitario di Rotonda afferiscono, oltre ai cittadini di tutta l’area del Mercure, anche i vicini residenti dei comuni calabresi». Relativamente all’ultimo criterio citato, il Poliambulatorio di Rotonda, che è di proprietà pubblica, è struttura pienamente idonea ad assolvere la funzione della casa di comunità, avendo spazi per oltre 800 mq, suscettibili di essere ampliati». Il Tar ha già deciso, la Regione deve rifarlo e Rotonda, dato il sospettoso stallo, torna civilmente alla carica, bussando alla porta dell’assessore alla Sanità, Fanelli, per consegnarli le oltre 700 firme finora raccolte.