IL SOSPETTO DI CRONACHE ERA FONDATO

Avvisi pubblici di manifestazione di interesse per il conferimento dell’incari- co di Direzione generale l’uno presso l’Azienda Sanitaria locale di Potenza (Asp) e l’altro presso l’Irccs Crob di Rionero in Vulture: o la sospensione dei bandi in attesa dell’aggiornamento ministeriale dell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina dei Dg o la riapertura dei termini, il centrodestra lucano non aveva alternative. Cronache Lucane ipotizzò il bivio a 8 giorni dalla scadenza del termine temporale per la presentazione delle candidature e la fondatezza della supposizione ha trovato conferma. La Giunta Bardi non ha voluto ricorrere alla sospensione, allora ha dovuto riaprire i termini. La chiave risolutoria, l’elenco nazionale citato. Al gong del 4 dicembre scorso, alla Regione erano pervenute 17 istanze di candidatura per la nomina a Dg dell’Asp mentre 18 per il Crob. Il 16 dicembre, però, l’inevitabile aggiornamento ministeriale: di conseguenza da un lato è sorta la necessità di verificare il permanere dei requisiti d’iscrizione delle istanze già protocollate e dall’altro un sostanziale allargamento della platea dei potenziali aspiranti all’incarico di Direzione generale delle 2 aziende sanitarie con sede vacante. In conclusione: concessi altri 15 giorni di tempo per l’invio delle partecipazioni al o ai Bandi, a partire dalla pubblicazione sul Bollettino ufficiale regionale. La Giunta Bardi ha inoltre anche contestualmente stabilito che per i 2 incarichi di Dg sarà una soltanto la Commissione di esperti incaricata della selezione delle candidature al fine di fornire le rispettive rose dei papabili tra i quali poi il presidente della Regione sceglierà i 2 nuovi Direttori generali. La sbavatura che aveva attirato l’attenzione di Cronache Lucane, consisteva nel fatto che nell’originario Avviso Asp veniva precisato, in quello del Crob no, che avrebbero potuto candidarsi coloro avevano conseguito l’inserimento nell’elenco nazionale di idonei pubblicato dal Ministero della Salute il 12 febbraio 2018. Tra il 2018 e l’anno in corso, il decreto Legge del 31 dicembre del 2021 che per via, allora, del perdurare dell’emergenza Covid-19, nelle more dell’avvio delle procedure volte al prescritto aggiornamento biennale dell’elenco nazionale in questione, prorogò il termine di validità dell’elenco ci- tato del 2018 fino alla pubblicazione, nell’anno 2022, dell’elenco nazionale aggiornato e «comunque non oltre il 30 giugno 2022». Il ritardo del Ministero aveva creato il vulnus formale essendo l’elenco del 2018 citato, scaduto quando ad ottobre scorso la Giunta varò i due Avvisi. L’aggiornamento, tuttavia, non poteva non arrivare entro l’anno previsto di pubblicazione, cioè il 2022. Come poi, di fatto, Cronache ne ha dato notizia risaltando la “curiosità” che l’attuale Direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria locale di Matera (Asm), il romano Massimiliano Gerli, potrà diventare Dg ma solo in Molise o in Valle d’Aosta, avendo conseguito l’idoneità ai soli fini dell’accesso alle selezioni nelle regioni con popolazione inferiore a 500mila, è stato. Non c’è più Roberto Speranza al Ministero della Salute, eppure è come se il centrodestra non si fidi molto di Roma. Ad ogni modo il rimedio è stato trovato con la prevedibile, per questi e altri motivi, riapertura dei termini. Due Avvisi paralleli, un’«unica» Commissione, ma strade differenti. Nel 2022, prima in pochi mesi l’esecutivo regionale Bardi ha perso l’ex Dg dell’Asp Giampaolo Stopazzolo che ha rassegnato le dimissioni a giugno, dopo i dubbi sollevati circa la legittimità della prosecuzione onerosa dell’incarico dato il pensionamento avvenuto il 1° marzo, e poi è stato il turno dell’Irccs Crob. Il contratto dell’ex Dg Gerardo Di Martino, la cui nomina risale al settembre del 2020, è stato risolto lo scorso ottobre dopo la confermata e accertata «perdurante prolungata assenza» che è risultata «gravemente pregiudizievole per il buon funzionamento dell’Irccs Crob»