NATALE ARLAB, CONSULENZE A PACCHI
L’ostinata passione del Dg Di Ginosa per gli affidamenti diretti: anche con la rotazione, riscelto il ragionier Pace. In sole 24 ore tris di incarichi esterni per un totale di quasi 100 mila euro
All’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento (Arlab) i doni di fine anno del Direttore generale Paolo Di Ginosa. In 24 ore, tris di consulenti esterni via affidamento diretto e con anche un’applicazione del principio di rotazione che nel concreto realizza l’opposto: scelto ancora lo stesso, lo strano caso del ragionier Pace continua. Ragionier Tommaso Pace, scelto come professionista esterno all’Agenzia per curare, in estrema sintesi, ciò che è correlato all’ordinaria amministrazione, «supporto specialistico amministrazione bilancio e contabilità», già come blindato anche per il futuro. Il ragioniere è abituato alle proroghe, anche l’anno scorso l’ha ricevuta. Con ogni probabilità proprio le dubbie modalità dell’analogo incarico affidatogli sempre da Di Ginosa l’anno scorso, non si sa come il Dg dal nulla scelse Pace dal “mazzo” e tramite affidamento diretto, hanno imposto, a questo giro, un surplus di quella che verrebbe naturale definire creatività burocratica. Premesso che il Dg Di Ginosa ha proceduto all’affidamento della consulenza in via diretta e «senza la consultazione di più operatori economici», lo stesso, come accennato, ha invocato il «rispetto del principio di rotazione» come modalità di scelta del professionista esterno. Nel 2018, l’Arlab ha aderito alla Centrale Unica di Committenza dell’Area programma Basento Bradano Camastra, istituita presso la Comunità montana Alto Basento. Incredibilmente dal relativo elenco della Centrale unica citata, pur adottando il principio di rotazione, «è stato individuato il dottor Tommaso Pace». Contratto di un anno per l’importo di 21 mila euro oltre il contributo Inps del 4% più la riserva, che già ha messo nero su bianco il Dg, di procedere al rinnovo dell’affidamento per «un ulteriore anno e alla proroga della durata contrattuale per un massimo di 6 mesi, oltre eventuale proroga tecnica di pari durata». Più rotazione di così. Il secondo caso: festività natalizie alle porte e l’Arlab ha difficoltà con la redazione di documenti basilari per un Ente pubblico quali il Piano triennale dei fabbisogni di personale, le relazioni sulla perfomance, nel caso di specie 2020, 2021 e 2022, e atti simili inerenti ad adempimenti, organizzazione e «funzionamento della Pubblica Amministrazione». Per cui, anche per aggiornare il regolamento sul conferimento di incarichi di lavoro autonomo ad esperti esterni, affidamento diretto, pescando dall’elenco Cuc, ma «senza consultazione di più operatori, proprio ad un esterno. E via altri 28 mila e 700 euro in favore della professionista con studio a Matera Adele Anna Schirosa. Anche per lei contratto di 1 anno, con opzione di proroga. Non c’è due senza tre, ed eccolo servito il terzo: l’avvocato Giacomo Marchitelli con studio in Matera. Per lui, le modalità di scelta sono quelle seguite anche per Schirosa, conseguentemente ad «apposita trattativa privata», si occuperà di supportare l’Arlab in «materia di contratti pubblici», contratto di 1 anno al costo di 27 mila e 500 euro oltre Iva e Cassa. A parte l’ambiguità del principio di rotazione che ha visto nuovamente come fortunato estratto il ragioniere Tommaso Pace, per gli altri due casi, a colpire più che i nomi, l’ostinata passione del Direttore generale Di Ginosa per gli affidamenti diretti in assenza della «consultazione di più operatori economici». Ad ogni modo, stipendi e oneri inclusi, all’Arlab il conto del tris di «supporto» esterno pre festività natalizie è di oltre 90 mila euro.