MELFI AFFLITTA DAL RANDAGISMO

Randagismo, un fenomeno presente e non facile da sconfiggere. Melfi, come altri comuni, è afflitta da questo fenomeno, ormai da diversi anni. Per la verità l’Amministrazione Maglione, ha già messo in cantiere per questo 2023 l’organizzazione di un tavolo tecnico con la presenza dell’Asl regionale, per cercare di trovare finalmente una soluzione al problema che angusta non poco, più di qualche cittadino. Come detto parliamo di una vicenda nota da tempo. Già durante l’amministrazione Valvano, si sono verificati casi di cittadini aggrediti dal branco di cani, che solitamente segue la cagna in calore. Diverse denunce, raccomandazioni, promesse, ma fatti pochi, anzi quasi niente. Tra le promesse di Valvano, quella di costruire un canile-rifugio per, randagi, cani abbandonati o senza padrone. Era stata anche individuata l’area, quella attigua all’ex macello comunale. Sembrava davvero che mancasse poco alla costruzione del canile, ed invece nulla. Ennesima promessa non mantenuta, ed ennesimo problema irrisolto, ora sul tavolo di chi è arrivato dopo Valvano. Ricordiamo che il comune di Melfi, sprovvisto di canile, paga profumatamente il comune di Tiera, dove vi è un canile, per avere dei posti, che però sono decisamente pochi per le esigenze del vasto territorio federiciano. Una spesa annua che si aggira intorno ai 70 miIa euro. Interpellate, da noi di Cronache, le associazioni di volontari presenti sul territorio, ci hanno confidato, che la nuova giunta, soprattutto grazie al Presidente del Consiglio Vincenzo Destino, ed al sindaco Giuseppe Maglione, si stia molto interessando alla vicenda, e come detto nei prossimi giorni , appronterà un tavolo tecnico per venire a capo del problema e per cercare di mettere in campo le soluzioni adeguate, alla risoluzione del problema. Nel frattempo però, proseguono a giungere le segnalazioni dei cittadini, impauriti ed esausti, costretti in diverse zone della città, a fare i conti con branchi di cani, spesso di grossa taglia, tutt’altro che mansueti