SANITÀ, NUOVA ASSISTENZA TERRITORIALE LUCANA
L’annuncio di 6 distretti sanitari. Fanelli: “Un progetto ambizioso volto ad assicurare tutti i servizi dell’Asl”
È di queste ore l’approvazione, in Giunta regionale della Basilicata, del Provvedimento Generale di programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale.
“Si tratta di un progetto ambizioso di concreta prossimità al cittadino volto ad assicurare assistenza sull’intero territorio regionale”. Questo quanto dichiarato dall’assessore regionale alla sanità, Francesco Fanelli il quale evidenzia come “la vera sfida da affrontare consista nella ricerca e nell’innesto di nuove professionalità nell’ambito medico, infermieristico, sociosanitario e tecnico affinché l’offerta dei servizi sia quanto più completa e vicina ai nostri cittadini. In questo senso – ha proseguito Fanelli – continueremo e rafforzeremo le politiche del reclutamento e della formazione del personale sanitario già in parte avviate con le procedure di stabilizzazione e con i concorsi pubblici”.
Il documento definisce le linee organizzative e le azioni prioritarie per il Sistema sanitario regionale. Saranno realizzati sei i distretti sanitari, “centri di riferimento territoriale per l’accesso a tutti i servizi dell’Asl, organizzati in base alla popolazione e nel rispetto degli ambiti, per garantire omogeneità amministrativa tra ambiti sociali, aree programma e distretto sociosanitario”. I distretti saranno: Vulture Alto Bradano, con sede a Melfi; Val d’Agri- Marmo Platano Melandro con sede a Villa d’Agri; Potenza-Alto Basento con sede nel capoluogo lucano; Lagonegrese-Pollino con sede a Lauria; Matera-Medio Basento con sede nella Città dei Sassi; Metaponto-Collina materana con sede a Policoro.
“Con tale suddivisione – ha continuato l’assessore – si riduce il numero dei Distretti attuali ma se ne conserva l’omogeneità, poiché non vengono sconvolti i confini amministrativi degli ambiti sociali, né delle aree-programma. Tale organizzazione non inficia assolutamente la rete dei servizi che si sta per sviluppare e realizzare sul territorio, ma prevede esclusivamente una modifica della geometria interna dei modelli organizzativi”.
Fanelli ha inoltre spiegato che “per potenziare i Distretti, saranno realizzate sei Cot (Centrale operativa territoriale) che saranno preferenzialmente inserite nell’ambito delle case della comunità e che avranno il compito principale di garantire la presa in carico del paziente e di monitorare i processi di cura attraverso lo sviluppo del nuovo ecosistema digitale della Basilicata per lo sviluppo della tele visita, del telecontrollo e del tele monitoraggio, anche presso il domicilio dei pazienti. Queste, avranno sede a Venosa, a Marsicovetere, a Potenza, a Lagonegro, a Matera e a Policoro. Dovranno essere realizzate 19 Case della Comunità, ben due in più rispetto a quanto stabilito in prima battuta dalle indicazioni ministeriali, con sede a Lavello, a Sant’Arcangelo, a Potenza, a Lagonegro, a Irsina, a Montescaglioso, a Montalbano Jonico, a Genzano di Lucania, a San Fele, a Vietri di Potenza, a Corleto Perticara, ad Anzi, ad Avigliano (Lagopesole), a Maratea, a Senise, a Viggianello, a Garaguso, a Ferrandina e a Tursi. Saranno attivati cinque ospedali di comunità, dedicati alle transizioni di cura tra l’ospedale per acuti e il domicilio del paziente. Con 20 posti letto ciascuno, per un totale di cento, gli ospedali di comunità – ha concluso l’assessore – avranno sede a Venosa, a Muro Lucano, a Maratea, a Stigliano e a Pisticci (Tinchi) e potranno essere ricoverati pazienti fragili e cronici che hanno bisogno di un breve periodo di osservazione”.