BENNARDI RASSICURA SULLE SCUOLE MARCONI E BRAMANTE: «NON CI SONO RAGIONI DI ALLARME»
Il sindaco risponde al Prefetto dopo le preoccupazioni sollevate da un Comitato di genitori. E sui problemi atavici chiarisce: «Responsabilità da attribuire alle vecchie amministrazioni»
«Non esistono reali motivazioni per temere che all’interno dell’edificio scolastico di via Marconi, dove sono ospitate al momento le classi della scuola secondaria di primo grado del plesso di piazza degli Olmi, non vengano assicurate e mantenute le normali condizioni di comfort ambientale». L’affermazione è del Sindaco di Matera Domenico Ben- nardi, nella sua risposta formale al Prefetto Copponi che aveva scritto all’Amministrazione su sollecitazione del comitato spontaneo dei geni- tori. Ha continuato poi Bennardi comunicando che ha dovuto ripristinare le condizioni normali di esercizio e sicurezza di un impianto del 1989, per il quale già nel 2014 erano stati eseguiti «insufficienti ed inadeguati interventi di sistemazione per 350.000 euro». Pertanto per quanto riguarda le lamentale sul malfunzionamento degli impianti presso la scuola di via Marconi Bennardi smentisce e rassicura che al termine delle festività natalizie gli studenti potranno regolarmente tornare in aula a fare lezione senza alcun tipo di disagio «anche perché, diversamente da quanto segnalavano dal Consiglio d’istituto, non si è mai registrata una disfunzione del generatore di riscaldamento, installato nel plesso di via Marconi. Più correttamente, in prossimità di questa scuola, si è verificata l’improvvisa rottura delle obsolete tubazioni di mandata e ritorno dell’impianto termico, che, in ogni caso, sono già state sostituite dalla Srl “LM Impianti”, impresa che per conto del Comune, e negli edifici ad esso appartenenti, effettua il servizio di conduzione nonché la manutenzione ordinaria e straordinaria, di ogni impianto di riscaldamento e condizionamento. Con una frequenza pressoché giornaliera -conclude il sindaco- invito i tecnici del settore Opere pubbliche ad adoperarsi, con ogni risorsa disponibile, per risolvere l’inconveniente accusato dall’impianto di riscaldamento collegato nell’altro plesso, quello di piazza degli Olmi. Anche in questo caso, non si è trattato di un difetto di funzionamento per mancata manutenzione della centrale termica, ma di un’imprevedibile piombatura del contatore dell’impianto ad opera dei tecnici dell’Italgas, i quali nel corso di una verifica, hanno rilevato che il misuratore, secondo i parametri tecnici di sicurezza in materia, dovesse essere sistemato in una posizione diversa. Per effetto di tale spostamento, si è reso necessario aggiornare anche il certificato di prevenzione incendi relativo al medesimo edificio scolastico, mediante la presentazione della Scia antincendio al comando provinciale vigili del fuoco di Matera». Nella lettera al Prefetto si ha anche avuto la possibilità di comunicare una buona notizia: il 18 gennaio è prevista la consegna delle chiavi del nuovo plesso di via Bramante, con immediata piena fruibilità. «I lavori all’interno di questo immobile si devono ritenere definitivamente conclusi. -comunica il sindaco- Così come sono state portate a termine le operazioni di collaudo statico e tecnico-amministrativo». Sul malfunzionamento e sulle irregolarità dell’impianto di Piazza degli Olmi, chiarisce poi Bennardi, che «ci sono delle responsabilità molto lontane da attribuire alle scorse amministrazioni. I lavori di adeguamento dell’impianto risalgono ai lontani anni Novanta e questa Giunta era intervenuta solo lo scorso anno per sostituire le vecchie caldaie. Un lavoro che è costato alla Città ben sedicimila euro. Dando però per scontato che il sistema fosse dotato della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per l’antincendio. Si giunge così al controllo Italgas di qualche mese fa, che rileva l’errata collocazione dei contatori ab origine». L’Amministrazione è stata così «costretta a un nuovo intervento per il ripristino di tutto l’impianto con la sostituzione anche della centrale termica intanto arrivata a 23 anni, con i necessari lavori edili e l’attivazione della procedura per la Scia antincendio. Un nuovo investimento di 160.000 euro che però dovrebbe risolvere definitivamente il problema, garantendo gli standard di sicurezza non presi in considerazione durante gli scorsi lavori di riqualificazione dello stabile». Specifica poi il Sindaco che trattandosi di «una procedura che richiede tempi protocollari, sui quali poco si può incidere» sarà necessario attendere fino al prossimo aprile affinché la Scuola ritorni in possesso dei suoi spazi.
Di Stefano Melodia