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URSULA FRANCO : ANALISI DELL’INTERVISTA RILASCIATA DA MOHAMED GAALOUL

“chi pone le domande deve guardarsi dal suggerire le risposte, in specie facendo domande al negativo”

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE CON LA SQUISITA COLLABORAZIONE DELLA NOTA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO

Criminologa URSULA FRANCO

Alice Neri e Mohamed Gaaloul

Alice Neri, 32 anni, è stata trovata carbonizzato all’interno della sua auto, il 18 novembre 2022 a Concordia.

Il 15 dicembre 2022, in Alsazia, a Mulhouse, vicino al confine con la Svizzera, Mohamed Gaaloul è stato arrestato per il suo omicidio.

Prima dell’arresto il Gaaloul aveva rilasciato un’intervista telefonica a Stefania Piscitello del quotidiano “La Gazzetta di Modena”, parte dell’intervista è stata diffusa su utube.

(…)

Mohamed Gaaloul: La verità te la dico, eh.

Giornalista: Sì, hai preso solo la birra e sei andato alle macchinette.

Perché la giornalista non lascia che sia il Gaaloul a parlare? Perché riassume lei i fatti? Già da queste parole della giornalista si evince che tra lei e Mohamed ci sono stati scambi precedenti a quelli presenti nel video diffuso su utube, in caso contrario la giornalista non avrebbe detto “hai preso solo la birra e sei andato alle macchinette”. Dobbiamo quindi precisare che, poiché non sono stati diffusi gli scambi precedenti con il Gaaloul, non sappiamo se la giornalista abbia contaminato o meno le risposte del Gaaloul attraverso le proprie domande e affermazioni.

Mohamed Gaaloul: Sì, sì, secondo me, te lo giuro, la birra presa (incomprensibile) con me per fuori, eh.

Si noti “te lo giuro”.

Giornalista: Ok, sì, prima mi hai detto che hai visto una bionda, che però hai visto poco, che era con… con un altro ragazzo, poi dopo, però, tu non… non le hai parlato, sei andato alla sala slot, però c’era.

Ancora un inaspettato riassunto della giornalista. Si noti “una bionda”.

Mohamed Gaaloul: Sì, sì, c’è lui, c’era una ragazza, lei è… ha portato me lì, è andata via lei, una ragazza c’è, una ragazza ha portato a me.

Il Gaaloul si limita a definirla “una ragazza” ed è sempre lui, spontaneamente, a dire “una ragazza ha portato a me”.

Giornalista: Ah, una ragazza ti ha portato?

Mohamed Gaaloul: Sì, ha portato a me, che ha lasciato me lì, che è andato via, però non sai chi è che (interrotto).

La giornalista non avrebbe dovuto interrompere il Gaaloul e, al termine della risposta, avrebbe dovuto chiedergli “Ti ha lasciato lì, dove?”

Giornalista: Ah, ma era una ragazza bionda, per caso?

È ancora la giornalista ad introdurre il termine “bionda”.

Mohamed Gaaloul: Sì, una raga… Maria… Maria, bionda non lo so.

Si noti che il Gaaloul dice di non sapere se la ragazza fosse bionda.

Giornalista: Una bionda.

Parole della giornalista non del Gaaloul. Parole che inducono a chiederci il perché la giornalista abbia detto in precedenza “Ok, sì, prima mi hai detto che hai visto una bionda (…)”, è stato il Gaaloul ad introdurre il termine “bionda” negli scambi che non sono disponibili?

Mohamed: (incomprensibile) non lo so(interrotto)

La giornalista non avrebbe dovuto interrompere il Gaaloul. Si noti che, ancora una volta, il Gaaloul dice di non sapere se la ragazza fosse bionda.

Giornalista: Ma se io ti mando una foto? Tu l’hai vista la foto di lei? La foto della ragazza morta?

Mohamed Gaaloul: … Ma no, no, ma non ho visto, adesso non ho visto quella cosa che hai sentito, per mia sorella… mandato a me la mia sorella la… la… la foto del… giornalista.

Mohamed prende tempo per rispondere. La domanda prevedeva un “Sì” o un “No” come risposta, il fatto che il Gaaloul abbia fatto ricorso a 31 parole ci ha rivelato che la domanda della giornalista gli crea un certo imbarazzo.

Giornalista: Ok, quindi una ragazza bionda ti ha dato un passaggio, allora, secondo me, per quello eh la polizia pensa che tu sia il colpevole ee perché questa ragazza biondaprobabilmente era la ragazza che poi dopo… è stata trovata morta, per quello.

La giornalista continua a parlare di una “ragazza bionda” nonostante il Gaaloul le abbia ripetutamente riferito di non sapere se la ragazza che gli ha dato il passaggio fosse bionda.

Mohamed Gaaloul: Mamma mia, però io (interrotto)

Il Gaaloul mostra di conoscere il significato della parola “morta” tanto che si mostra stupito ma poi viene inaspettatamente interrotto. La giornalista avrebbe dovuto lasciar parlare il Gaaloul, è soprattutto nelle tirate oratorie che si pescano importanti informazioni.

Giornalista: Non lo sapevi.

Sono parole della giornalista, non del Gaaloul.

Mohamed Gaaloul: Ma scusa, io no fare questa cosa, eh.

In precedenza il Gaaloul, probabilmente, dopo “Mamma mia, però io (…)” intendeva tentare di negare.

“io no fare questa cosa” non è una negazione credibile. Il Gaaloul, nel suo tentativo di negazione, non ha introdotto né la parola “morta”, che gli era stata suggerita dall’intervistatrice e di cui conosce il significato, né un qualsivoglia riferimento alla vittima (“ragazza”, “persona”).

Dal Gaaluol ci saremmo aspettati che dicesse con parole sue qualcosa di simile a “io non ho ucciso la ragazza che mi ha dato un passaggio”.

Si noti il ricorso alla parola “scusa”.

Giornalista: No, ma certo, ma adesso, infatti, ti conviene andare dalla polizia e raccontare la tua versione.

Mohamed Gaaloul: Ma io no fare quella cosa, io… io (incomprensibile) tante cose, io fare… non mi conosce ragazza, io fa… sono sposato due settimane, ma scusa, ma davvero non capito niente, dalla mia testa che è fuori adesso.

Si noti che il Gaaloul non solo non nega in modo credibile di aver ucciso la ragazza, “io no fare quella cosa”, ma mostra di avere bisogno di convincere riferendo all’intervistatrice di non conoscere la ragazza e di essere sposato da due settimane.

Si noti, ancora, “scusa”.

Giornalista: Ma ti chiedo una cosa per capire meglio, così spieghiamo le cose.

Mohamed Gaaloul: Sì.

Giornalista: Lei com’è che ti ha dato il passaggio? Te l’ha offerto lei? Gliel’hai offerto tu? Come… questa persona bionda, come ti ha dato il passaggio… in macchina?

La giornalista parla ancora di una “persona bionda” nonostante il Gaaloul le abbia detto di non sapere se fosse bionda.

Mohamed Gaaloul: Ma quella persona bionda, io, io, Anna, la verità… te la dico la verità, mi sono fumato una… una canna, però io non ce l’ho sigarette (incomprensibile) cercare sigarette, ho visto… ho preso sigaretta, ho detto: “Fumare?”, ha detto: “No fuma” una persona, però dopo c’è una ragazza preso a me passaggio, portato a me e andata via.

Il Gaaloul ripete inizialmente “persona bionda” e in seguito la definisce “ragazza”.

Giornalista: Okay.

Mohamed Gaaloul: Questa cosa.

Giornalista: Ma lei ti ha offerto il pa… ti ha detto… ti ha chiesto se avevi bisogno di un passaggio?

Mohamed Gaaloul: Ma io ho detto che lei ea “Strada… Dove vai? Strada Vallalta?”, ha detto: “Vallalta”, io ho detto “Riesci a portare… passaggio?”, ha detto “Vieni”, è andato… normale, scusa, io lasciato lì, via… normale, scusa.

Mohamed riferisce alla giornalista di essere stato lui a chiedere un passaggio.

Si noti che Gaaloul continua a ripetere la parla “scusa”, in questa risposta per ben due volte.

Si noti, anche, che, in finale, nel tentativo di normalizzare i fatti, Gaaloul inserisce due “normale”. E’ proprio l’uso del termine “normale” che ci induce a ritenere che quella mattina sia successo qualcosa di non “normale”.

Giornalista: Okay, okay, quindi allora lei… tu hai chiesto a lei “Dove va… dove vai?”, e lei ha detto “Stra… ver… strada Vallalta”.

La giornalista sente, ancora una volta, il bisogno di riassumere senza neanche rifarsi alle parole dell’intervistato, il Gaaloul, infatti, le ha appena detto di aver introdotto lui la località “Vallalta.

Mohamed Gaaloul: Sì.

Gaaloul risponde di “Sì” anche se ha appena riferito alla giornalista di aver introdotto lui la destinazione: “Ma io ho detto che lei ea “Strada… Dove vai? Strada Vallalta?”, ha detto: “Vallalta” (…).

Giornalista: E tu allora le hai chiesto un passaggio, visto che lei andava da quella parte, giusto?

Mohamed Gaaloul: Eh s… che co… lei è andata quella parte?

Mohamed capisce che c’è stato un misunderstanding.

Giornalista: No, allora, se ho capito bene, ripeto, magari ho capito male, praticamente tu eri fuori che stavi fumando una canna, la sigaretta, quello che stavi fumando, okay?

Perché l’intervistatrice continua a riassumere? Perché vizia l’intervista? Perché non chiede al Gaaloul di ripetere ciò che è successo quella notte?

Mohamed Gaaloul: No, no, no, io ho fumato da solo, non fuma nessuno con me.

Giornalista: Ok, hai fumato da solo e poi dopo hai sentito che…

Perché “hai sentito”?

Mohamed Gaaloul: E dopo io andato con una… passaggio, è questa cosa.

Giornalista: Sì, sì, ok, e praticamente… e praticamente tu hai sentito che lei aveva… andava da quella parte e le hai chiesto un passaggio, giusto?

Il Gaaloul non ha mai detto di aver sentito dire alla ragazza che “andava da quella parte”

Mohamed Gaaloul: No, scusa, io ho detto “Perché c’è caldo”, lei ha detto: “No problema”, però non sai quella persona che morta, non morta (incomprensibile).

Il Gaaloul nega e poi cerca di chiarire. In realtà il Gaaloul era stato chiaro in precedenza riguardo alla sua richiesta di un passaggio. In questa occasione rende noti altri scambi verbali tra lui e la ragazza che gli ha dato il passaggio.

Si noti “scusa”.

Si noti che Mohamed usa il termine “morta” spontanemente.

Giornalista: Sì, sì, sì, non lo sai se sia lei, però era…

Mohamed Gaaloul: Non lo sai, te lo giuro.

Si noti “te lo giuro”.

Giornalista: Era una ragazza, poi non sai, okay, aveva i capelli un po’ biondi, ehm.

È sempre la giornalista a parlare del colore dei capelli, colore mai confermato dal Gaaloul, quantomeno non negli scambi diffusi.

Mohamed Gaaloul: Eh senti, anche mio fratello, chiamare la mamma, tutti, eh.

Giornalista: Sì, sì, ma, quindi, poi…

Mohamed Gaaloul: E scusa, che cosa pensa, signora, se io adesso vado carabinieri da qua, che dici: “C’è un problema, cercare me in Italia, voglio tornare lì”?

Si noti “scusa”.

Giornalista: Come?

Mohamed Gaaloul: Che cosa pensa se io vado da carabinieri da qua?

Giornalista: In Svizzera? Sì, secondo me devi andare perché ti stanno cercando.

Mohamed Gaaloul: E allora io vado perché io no ho fatto niente, scusa, eh.

“io no ho fatto niente” non è una negazione credibile, è, invece, semplicemente una affermazione generica senza riferimenti alla vittima. Con il suo italiano stentato Mohamed avrebbe potuto comunque fare di meglio, ha mostrato, infatti, in precedenza, di conoscere il significato della parola “morta”, parola introdotta dalla giornalista ma che lui ha anche ripetuto.

Si noti “scusa”.

Giornalista: Certo, certo. Ma ti chiedo l’ultima cosa…

Mohamed Gaaloul: Sì.

Mohamed Gaaloul: Mentre eravate… eh in macchina, che questa rag… questa ragazza, che tu non sai chi fosse, ti stava accompagnando a casa di tuo cugino a Vallalta, avete… parlato un po’? Ti ha detto qualcosa questa ragazza che (interrotta)

Si noti “ti stava accompagnando a casa di tuo cugino a Vallalta”, Mohamed e sua moglie vivevano a Vallalta non il cugino.

Mohamed Gaaloul: Bar “Smart”, bar “Smart”.

Giornalista: Bar “Smart”, okay, sì.

Mohamed Gaaloul: Sì, m’ha preso… me… secondo me (incomprensibile) due chilometri, tre.

Giornalista: Sì, proprio due chilometri, ma perché tu abiti in via Vallalta.

Mohamed Gaaloul: Sì.

Giornalista: E i tuoi cugini invece?

Mohamed Gaaloul: A Concordia.

Giornalista: A Concordia, okay.

Mohamed Gaaloul: Sì

Giornalista: Quindi ti ha accompagnato a Concordia vicino allo Smart Café, okay.

Si noti che il Gaaloul le ha riferito di aver chiesto alla ragazza “Dove vai? Strada Vallalta?”, perché la giornalista parla di “Concordia”? Mohamed le aveva riferito in precedenza di essersi fatto accompagnare dai cugini a Concordia? Se così fosse sarebbe un’incongruenza posto che le ha appena riferito di aver chiesto un passaggio alla ragazza per “Strada Vallalta”.

Giornalista: E ma ti ha chiesto qualcosa? Avete fatto… scambiato due parole?

Mohamed Gaaloul: Niente, niente, te lo giuroeh.

Si noti “te lo giuro”.

Giornalista: Solo tu le hai c…

Mohamed Gaaloul: Per respecte ha preso me… per respecte ah, scusa.

Si noti “scusa”.

Giornalista: Cosa?

Mohamed Gaaloul: E’ preso me per respecte, ha fatto a me… ha portato me per respecte.

Giornalista: Okay, ti ha dato un passaggio per aiutarti, è stata gentile comunque quella ragazza.

Mohamed Gaaloul: Sì, eh.

Giornalista: Ma era una Ford Fiesta la macchina? Non ti ricordi di che colore era?

Perché la giornalista non chiede semplicemente al Gaaloul se ricorda il tipo di macchina invece di introdurre lei la Ford Fiesta?

Mohamed Gaaloul: No, te lo giuro, non sai, ma io ha detto sono bevuto quella sera (incomprensibile) non sapevi, te lo giuro, guarda, vero, scusa.

Si notino i due “te lo giuro” e “scusa”.

Nel corso dell’intervista il Gaaloul ha detto 5 volte “te lo giuro”, parole che vengono pronunciate di frequente dai bugiardi abituali.

Il Gaaloul ha poi detto 9 volte “scusa”, in Statement Analysis, a prescindere dal contesto nel quale vengono pronunciate, notiamo sempre i termini “scusa” e “mi dispiace”, in quanto, di frequente, vengono emesse dagli autori dei reati durante interviste ed interrogatori e rappresentanouna forma di “leakage”. Per “leakage” si intende il rilascio involontario di informazioni che stazionano nella mente di chi parla.

Giornalista: Sì avevi un po’ bevuto, non ti ricordi bene.

Il Gaaloul non ha detto di non ricordare ma di non sapere. “non ti ricordi bene” è un’inferenza della giornalista.

Mohamed Gaaloul: Sì.

Giornalista: Quindi tu sei arrivato da tuo cugino e poi vi siete salutati e sei andato a casa a dormire.

Parole della giornalista, non di Mohamed. Quand’anche Mohamed le avesse riferito in precedenza in merito, la giornalista non avrebbe dovuto comunque riassumere ma tornare a chiedere a lui.

Mohamed Gaaloul: Eh sì, ma dove andare?

Mohamed mostra di avere bisogno di convincere, egli, infatti, non si limita a rispondere con un “sì”

Giornalista: Okay, e tuo cugino era a casa quella sera?

Mohamed Gaaloul: Eh sì, a casa eh.

Giornalista: Okay, quindi lui ti ha visto quando sei tornato a casa?

Mohamed Gaaloul: Eh sì ah.

Giornalista: Okay, allora tuo cugino può fare da testimone per questa cosa.

Mohamed Gaaloul: Io adesso vado… io adesso vado da carabinieri da qua per tornare indietro (incomprensibile).

Giornalista: Sì, fai bene, fai bene, va bene, allora, noi scriviamo tutto, adesso tu vai dai carabinieri, secondo me…

Mohamed Gaaloul: Io vado, io sto a chiamare a te al posto dei carabinieri, okay.

Dottoressa URSULA FRANCO

CONCLUSIONI

Deception Indicated
Come si ottengono informazioni processabili da interrogatori ed interviste:
🔹l’interrogato/intervistato va messo a suo agio e non sulla difensiva, a questo scopo chi pone le domande deve astenersi dal dare giudizi morali;
🔹le domande iniziali da fare sono “Cosa è successo?” e “E poi cosa è successo?”;
🔹per evitare di contaminare l’interrogatorio/intervista nelle domande devono essere usati solo termini introdotti dall’interrogato/intervistato nelle risposte alle dmande di cui sopra;
🔹le domande chiuse sono quelle domande che permettono di rispondere con un “Sì” o un “No”, quantomeno nelle prime fasi, sono da evitare in quanto aiutano l’interrogato/intervistato a mentire;
🔹le domande multiple sono da evitare perché permettono all’interrogato/intervistato di scegliere a quale rispondere;
🔹l’interrogato/intervistato non va interrotto, perché non solo è di interesse solo ciò che lui ha da dire ma anche perché durante una tirata oratoria potrebbe fornire informazioni utili e/o contraddirsi;
🔹chi pone le domande deve evitare di fare affermazioni e di riassumere i fatti;
🔹chi pone le domande deve guardarsi dal suggerire le risposte, in specie facendo domande al negativo. 
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