CIFARELLI, BRAIA E FERRONE SU GAS E REDDITO MINIMO
Leporace evidenzia i punti in comune e le differenze dei 3 esponenti del centrosinistra lucano che devono dialogare se vogliono contrapporsi alla destra
Prove tecniche di dialogo nel centrosinistra ad “Oltre il Giardino”, condotto da Paride Leporace su Cronache 76. In studio Roberto Cifarelli del Partito Democratico, Luca Braia di Italia Viva e Ferrone di Articolo uno, le tre anime del centrosinistra che devono trovare una forma di dialogo se vogliono provare a giocarsi la partita per le prossime elezioni regionali.
IL CAMPO LARGO, MODELLO PROVINCIA
Proprio sul modello della Provincia di Potenza si è concentrato Ferrone, assessore a Bella e Consigliere Provinciale di Articolo uno, dove con una coalizione che andava dai Cinque Stelle al Partito Democratico è stato possibile battere la destra. Un modello che, però, ha visto esclusa proprio Italia Viva che ha ottenuto un grandioso risultato concorrendo da sola fuori da ogni coalizione. Sul punto è stato chiaro anche Roberto Cifarelli secondo cui le coalizioni si fanno sui contenuti e non solo sul posizionamento.
IL BONUS GAS FRETTOLOSO
Su una cosa sono concordi i tre esponenti della sinistra lucana, la misura del bonus gas è stata fatta in maniera frettolosa e propagandistica. Si differenziano sul modo di approcciarsi a questi problemi. La prende di petto l’esponente di Articolo uno che ha raccolto la denuncia di molte associazioni di consumatori che si sono lamentate del fatto che molte compagnie di distribuzione non hanno applicato il bonus. Le scintille, però, si vedono tra Braia e Cifarelli, laddove l’esponente di Italia Viva rivendica la propria scelta di partecipare al processo legislativo cercando di migliorarlo mentre il capogruppo del Partito Democratico ritiene che non si è andato oltre l’ordine del Giorno. Due scelte diverse che hanno segnato il solco nel rapporto tra IV e PD, davanti alla Legge sul Bonus Gas, infatti, gli esponenti renziani hanno provato a scendere sul campo delle azioni, approvando prima un ordine del giorno e, poi, un emendamento che ha costruito un fondo per le imprese. Una scelta di collaborazione non condivisa dal Partito Democratico. Il PD, infatti, ha evidenziato subito le criticità della Legge che da a tutti qualcosa, senza distinzione di reddito per i beneficiari mentre ci sarebbe stata l’esigenza di dare di più a chi ha veramente bisogno.
IL REDDITO DELLE POLEMICHE
Le tre forze politiche trovano unitarietà di intenti nella difesa delle misure di sostegno al reddito dei ceti più deboli. Luca Braia, in particolare, pur militando in un partito da sempre contrario a forme di sussidio come il reddito di cittadinanza, fa atto di realismo evidenziando che la situazione economica è tale per cui non si possono non tutelare le fasce di cittadini che non hanno le condizioni per procurarsi un reddito dignitoso a causa della situazione economica. Dello stesso avviso Roberto Cifarelli che evidenzia come la differenza tra destra e sinistra è anche nella differente attenzione verso i ceti sociali più deboli. Il centro-sinistra lucano si prepara, dunque, a tenere battaglia contro la ventilata riforma delle misure di sostegno economico promossa da Alessandro Galella che, a detta delle opposizioni, rischia di creare una vera e propria bomba sociale.
IL TERRENO DEL CONFRONTO
Il 2023 sarà l’anno che vedrà di nuovo il centro-sinistra capace di trovare un terreno comune da contrapporre alla destra? Questo il grande salto di qualità che il centro-sinistra deve essere in grado di compiere se non vuole dare l’idea che il risultato delle prossime elezioni regionali sia scontato, non tanto per capacità dell’attuale compagine, quanto per inettitudine delle opposizioni. A “Oltre il Giardino”, Paride Leporace ha provato ad evidenziare punti in comune e differenze e, soprattutto, ad avviare il dialogo necessario per poter costruire l’alternativa alla destra. Una democrazia, del resto, ha bisogno di una maggioranza che governi e di un’opposizione che provi a costruire il ricambio.
Di Massimo Dellapenna