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POTENZA, IL CARO MENSA SCOLASTICA È SERVITO

L’Amministrazione comunale ad oggi non ha ancora affidato il servizio con tariffe arrivate alle stelle

Continua a far discutere nel capoluogo lucano la questione del servizio delle mense scolastiche. Nonostante l’apertura delle scuole sia ormai avvenuta da un po’ si torna a parlare di costi e servizi.
Ad inizio anno scolastico era nato un comitato spontaneo dei genitori per protestare contro l’aumento delle tariffe della mensa scolastica del Comune di Potenza.
Il sindaco Guarente incontrò, al tempo, subito i genitori riuscendo a tranquillizzarli dicendo che avrebbero immediatamente messo mano ad una modifica delle tariffe per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
Il 3 gennaio scorso l’assessore Sagarese, con tono enfatico, ha annunciato di aver preso le misure per contrastare il caro mensa.
Ma di fatto, il cittadino con un ISEE di € 18.000 continuerà a pagare € 6,24 a pasto, se ha due figli che usufruiscono del servizio mensa pagherà € 3,12 per pasto per il secondo figlio. In pratica con un’ISEE di € 18.000,00 e due figli a scuola, una famiglia si troverà a pagare € 9,36 al giorno per un totale di circa € 215,28 al mese.
Un discreto esborso che pesa e non poco sulle tasche dei cittadini potentini e che denota quanto meno una scarsa attenzione ai temi della famiglia e della conciliazione con il lavoro, per consentire il quale il servizio mensa è assolutamente indispensabile.
Altra questione, i tempi. Il nuovo affidamento del servizio di refezione scolastica per gli anni 2022-2024 avrebbe dovuto iniziare il 1° settembre 2022, ovvero più di 4 mesi fa.
Imbarazzante l’inefficienza dell’Amministrazione comunale che ad oggi ancora non ha affidato un servizio che si traduce così nell’impossibilità di alcune delle famiglie potentine di poter far coincidere lavoro e genitorialità.

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