SANITÀ E CDX, IL VANTAGGIO INATTESO
La partita del consenso e della serietà si gioca su pochi milioni di euro: la soluzione non è poi così difficile. Se Gen e Giunta indovinano le mosse, salute raddoppiata per la coalizione governativa
LA SANITÀ, TEMA CRUCIALE DEL 2023? IL CENTRO DESTRA PUÒ ESSERE AVVANTAGGIATO
Ci cono passaggi cruciali in questo inizio anno per la politica della regione. Un campo di confronto e di scontro sarà sicuramente la sanità. Ancora! L’anno passato si è concluso con una manifestazione delle organizzazioni sindacali e con una successiva mobilitazione delle strutture private in sanità. Si ha l’impressione che al di là di intrepidi protagonisti attuali dei due schieramenti politici ancora una volta se il centro destra indovina le mosse l’argomento sanità può, addirittura, avvantaggiarlo. Vediamo perché. Il campo largo è appeso sulla materia sanitaria tra incompetenza e gravi responsabilità di potere. Incursioni dure e maldestre ci sono alla base della storia degli ultimi anni da quelle parti. Non ci riferiamo ad argomenti giudiziari. Lontanissimi dai nostri pensieri. Ma nelle strutture sanitarie pubbliche e private sono a conoscenza di che pasta sono i sinistri, e chi ha guidato il settore e la Regione negli ultimi anni. Dalla Franconi ai suoi riferimenti politici un profluvio di azioni sconclusionate ed a volte imprevedibili e fuori dalla realtà. Da Roma a Potenza in quel tempo c’era da ridere in molte circostanze sulla sanità lucana.
CANNIZZARO CONOSCE LA STORIA E SE PARLA DEVE ESSERE ASCOLTATO
Orbene questo passato pesa nelle opinioni di tanti ed anche le parole diplomatiche in alcuni passaggi del più esperto della storia e della materia come Michele Cannizzaro se potessero essere riferite nella totale trasparenza sono sferzanti e senza appello contro quella gestione. La vicenda è nota e non scopriamo nulla. I guai dei privati, al di là della suscettibilità di qualcuno, partono dall’era Pittella. Punto. Basta fare un sondaggio fra i protagonisti. Detto ciò cosa si dovrebbe e si potrebbe fare?
BUONA L’INIZIATIVA DI BARDI E FANELLI
Bardi coglie al balzo anche le nostre opinioni ed annuncia un incontro per i prossimi giorni con parole chiare e reputiamo di buon senso. Ascoltare, ascoltare e poi decidere. Si aggiunge nella comunicazione istituzionale anche l’Assessore Fanelli che pur non sempre totalmente sul pezzo si propone con semplicità ed insieme ad uno dei dioscuri della sanità italiana come Mantoan di Agenas annuncia che incontrerà il mondo intero sul piano sanitario regionale. Ascoltare, ascoltare. Bene. E quindi che fare? La domanda incombe.
CONSIGLI NON RICHIESTI AL GENERALE E ALL’ASSESSORE
Consigli sempre non richiesti. L’approccio deve essere umile e consapevole dell’incrocio complesso che vive il sistema sanitario italiano e lucano. Io ricorderei che anche normative nazionali sulla concorrenza approvate possono essere applicate ed interpretate, Presidente! La destra in Italia su alcune materie oscilla fra tutela e concorrenza (vedasi su tassisti) ma è noto a tutti che la famigerata direttiva Bolkestein non si applica per settori sensibili come la sanità. Anche sui balneari la Meloni insegue linee non liberiste. Immaginate sul resto. Starei sui dati lucani con serietà. Tutela delle strutture, dei dipendenti e dei pazienti e altresì trasparenza. Al di là dell’involuto e patinato comunicato di Summa della Cgil che per far dare l’idea di difende- re il privato parla della sanità pubblica, il peso del privato in Basilicata è assolutamente marginale rispetto a tutte le regioni italiane. La partita del consenso e della serietà si gioca su pochi milioni di euro, forse cinque o poco più ad occhio e croce. Il boom energetico ha travolto il mondo, le liste di attesa e mille altre motivazioni possono essere alla base di una scelta semplice e di grande consenso. Bardi non si è impicciato molto di gestione in questo mondo e il buon Fanelli che vuole apprendere può seguire questa linea di rigore e di serietà. Non si ascoltino altri grilli parlanti che pure girano interessati sulle questioni. Nell’incontro si chiarisca con parole nette e si metta a tacere un rumore di fondo che non fa bene nemmeno a tanti pazienti. Ecco la nostra strategia, diremmo al posto loro, di tutela nel rispetto anche delle norme sulla concorrenza che pur essendo state approvate dal precedente governo avevano francamente altre finalità. Ma questa è altra storia. Dopo la strategia si recuperino le risorse che servono e ci sono, si può scommettere sul punto. La sanità non avrà più presa nemmeno nelle piazze organizzate dei sindacati e conoscendo i condottieri della materia a partire dal più esperto di tutti Michele Cannizzaro, non avranno problemi ad ammetterlo ed a riconoscere i meriti. Il campo imbrattato nella storia dei sinistri sul tema farà il resto.
Di Fausto Devoti