GEMMATO: «MELONI NUOVA MERKEL O NUOVA THATCHER»
Dopo la visita al Madonna delle Grazie il sottosegretario ha partecipato all’assemblea dei quadri di Fratelli d’Italia: al centro sanità e politica. Il segretario regionale di FdI Quarto gli ha fatto eco: «A Giorgia va riconosciuto un ruolo fondamentale nella politica nazionale»
La visita in Basilicata del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato dopo l’ospedale Madonna delle Grazie è proseguita nell’assemblea dei quadri di Fratelli d’Italia che ha messo al centro della discussione la sanità lucana, divenuta secondo l’opposizione politica campo di molteplici e gravi criticità. Gemmato ora sottosegretario va ricordato che qualche mese fa è stato anche commissario di Fratelli d’Italia in Basilicata (prima che l’incarico passasse nelle mani di Piergiorgio Quarto), un incarico che gli ha permesso non solo di costruire un buon rapporto con le figure politiche locali ma anche con il territorio. Infatti ai giornalisti Gemmato non ha fatto mancare la sua visione politica, tenendo a precisare come il suo importante ruolo di governo non gli deve impedire di continuare ad essere dirigente del partito, impegnato sul territorio, a contatto con i cittadini. Non solo. Il sottosegretario elogiando il lavoro della premier ha definita « Giorgia Meloni coma la nuova Merkel o la nuova Thatcher. Diamo 10-15 anni di stabilità governativa alla nostra nazione, che ne ha bisogno».
LA PROPOSTA DI QUARTO: UNA RELAZIONE TECNICA
I lavori sono stati introdotti dal coordinatore regionale di Fdi, Piergiorgio Quarto, che si è detto onorato di ospitare Gemmato, e «di considerare l’assemblea come uno strumento propositivo e risolutivo di problematiche. Inoltre non va dimenticato che oggi il cdx governa l’Italia con Giorgia Meloni alla quale va riconosciuto un ruolo fondamentale nella politica nazionale». «La Basilicata – ha continuato Quarto- necessita di una relazione tecnica per costruire un progetto organico sulla sanità stessa, laddove si evidenzi non solo la carenza di medici, ma l’importanza di costruire un rapporto sinergico tra sanità pubblica e privata. Da ricordare, inoltre- ha concluso Quarto – la storica nascita in regione della facoltà di medicina».
LA DG ASM PULVIRENTI E IL RUOLO DELLA SANITÀ
Successivamente l’assemblea ha visto l’intervento della direttrice generale dell’Asm di Matera, Sabrina Pulvirenti, che ha definito il suo contributo come «intervento di cornice», delineando in modo chiaro la presenza di un territorio di emergenza con uno di urgenza. Al Madonna delle Grazie, ospedale di Matera, sussiste un’esigua disponibilità di professionisti medici, malgrado tutto da notare che è previ- sta in tempi rapidi la conclusione dei lavori bunker per radioterapia. Da evidenziare inoltre che è prevista la ristrutturazione del pronto soccorso. «Bisogna veramente creare- ha sostenuto la Pulvirenti- la condizione affinché gli ospedali di comunità possano stare vicino ai pazienti e alle loro famiglie. Nel frattempo si è avviato anche un idoneo monitoraggio della telemedicina grazie all’utilizzo di strumentazioni altamente specializzate. Recentemente, poi, si è proceduto alla stabilizzazione e immissione in ruolo di 49 specialisti, ossia medici, infermieri, oss. Occorre inoltre portare a termine una riorganizzazione celere e qualificata dell’intero territorio che permetta di reperire nuovo personale».
LA VISIONE DELL’EX ASSESSORE REGIONALE LEONE
Subito dopo è intervenuto l’ex assessore alla sanità Rocco Leone, che ha parlato, parole sue, da medico, considerando « molto negativo per la Basilicata il problema del campanile tra Potenza e Matera, che finisce solo cl distrarre inutilmente utili risorse e che la comunità non può più permettersi di subire». «La già presentata riforma sanitaria regionale – ha aggiunto – prevedeva un’azienda ospedaliera unica, questo per sopperire nel particolare momento al numero non adeguato di medici. Dispiace inoltre sottolineare- ha continuato Leone- che l’ottanta percento degli accessi al pronto soccorso sono da “codice bianco “,questo perché la medicina territoriale “inonda inutilmente di pazienti il pronto soccorso». L’ex assessore si è dichiarato poi apertamente «contrario al numero chiuso che ha prodotto grande carenza di me- dici, le persone, i futuri professionisti non possono essere scelti sulla base di un quiz, così non si formano medici validi. Ormai l’Italia è l’unica in Europa ad operare con questa metodologia».
GLI INTERVENTI
Altri importanti interventi quelli del capogruppo in consiglio regionale di Fdi , Tommaso Coviello, e della responsabile organizzativa di Fdi, Ivana Smaldini, che hanno sottolineato la difficoltà della sanità privata in regione, la cui situazione va fortunatamente verso una soluzione. La politica, hanno sostenuto, deve determinare le scelte della sanità. La Smaldini ha messo in evidenza, poi, come la proposta sulla ostetrica di famiglia non ha trovato ad oggi concreta attuazione, il progetto giace da due anni e andrebbe ripreso. Antonio Tisci, dirigente di Fdi, ha parlato dell’importanza di una riforma sanitaria che dia ai cittadini il diritto alla salute, occorre mettere poi in competizione pubblico e private. Secondo Tisci, «le emergenze non si possono inseguire, Fdi deve farsi portavoce sulla sanità di una propria proposta a valenza regionale». Rocco Tauro, storica figura della destra lucana, ha evidenziato che «la sanità rappresenta il 70% del bilancio regionale, non sono più tollerabili liste d’attesa lunghissime ma soprattuto una medicina territoriale che si preoccupa solo di fare ricette». Il neo segretario provinciale del territorio di Matera, Augusto Toto, ha valutato molto negativamente «il fatto che l’opposizione di csx e i sindacati strumentalmente fomentino l’opinione pubblica sulla sanità, dimenticando artatamente le tante manchevolezze del passato che li hanno visti come responsabili». Importante secondo Toto preparare un documento- proposta del partito che costituisca una linea guida per Bardi e la sua giunta. L’assessore regionale all’ambiente e all’energia, Cosimo Latronico, ha evidenziato come «la sanità sia un settore delicato, difficile. Paradossalmente a protestare oggi- ha rimarcato Latronico- sono i responsabili delle macerie prodotte nel passato. Il cittadino deve avere sempre i suoi medici di riferimento, che devo- no lavorare; ci vuole una rete territo- riale che prenda in carico il paziente, occorre valorizzare i presidi. La sanità – ha concluso Latronico-rappresenta una scelta politica di prima grandezza». L’onorevole Aldo Mattia ha poi detto che «la pandemia con la sua urgenza e gravita ci ha insegnato l’importanza di avere un personale medico e paramedico adeguato nel numero e qualificato, nel contempo tutto questo ha ufficializzato il fallimento del numero chiuso. La sanità – ha rimarcato Mattia – rappresenta un problema complesso e importante che deve vedere Fdi impegnata tutta, unita, in un’unica direzione».
GEMMATO SULLA SANITÀ MATERANA: «NON TUTTO VA MALE»
Ovviamente la conclusione dei lavori è stata affidata all’on. Marcello Gemmato, sottosegretario alla sanità. «Onestamente- ha sottolineato Gemmato – non tutto va male , ad esempio, al Madonna delle grazie esistono delle importanti eccellenze che si conoscono poco. Le carenze in Basilicata provengono dai governi passati. È stata la sinistra- ha sostenuto Gemmato – a creare la sperequazione nella sanità tra nord e sud, sulle stesse case di comunità ha espresso delle perplessità legate alla mancanza di personale . Al contrario nelle piccole realtà bisognerebbe garantire la qualità dei servizi santità di aumentando i servizi offerti dalle farmacie e l’impegno dei medici di famiglia. Pertanto oggi bisogna intensificare la sanità di prossimità, la sinistra invece vuole svuotare i picco- li centri, le aree interni, vuole tutti insediati in grandi centri urbani. Tutto questo è sbagliato perché porta all’abbandono delle nostre tradizioni, valori e costumi». L’assemblea, partecipata è stata caratterizzata da numerosi interventi ,si è conclusa con un chiaro obiettivo: Fratelli d’Italia reciterà sulla sanità in regione un ruolo costruttivo, da protagonista.