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POTENZA, ASILI NIDO COMUNALI: LUSSO PER POCHI

L’inizio dell’anno educativo era fissato al 1°settembre, ma solo ora s’avvia lo scorrimento della lista d’attesa

Dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva di iscrizione agli asili nido e lista di attesa per
l’anno educativo 2022-2023 – avvenuta a fine agosto – non si placano le polemiche sugli ammessi e gli esclusi nelle liste e di alcuni aspetti controversi che, probabilmente, diventeranno – se non lo sono già diventati – anche motivo di impugnazione da parte dei genitori rimasti ancora esclusi.
Non c’è pace, dunque, per uno dei più importanti servizi garantiti alle famiglie, già in precedenza entrato nell’occhio del ciclone a causa della «non programmazione tempestiva» operata dal Comune di Potenza.
Tutto ciò ha comportato ovvi ritardi nella riformulazione della graduatoria – nonostante l’inizio dell’anno educativo fosse stato fissato al primo settembre 2022 – causando evidenti disagi a molte famiglie potentine rimaste escluse e costrette comunque a correre alternativamente ai ripari, magari con servizi privati che non tutti possono permettersi. Insomma, da servizio pedagogico nato per aiutare le famiglie meno abbienti, l’asilo nido comunale si è trasformato quasi in un…lusso per pochi.
Come detto, però, non è solo l’inconsistenza della tempistica ad essere mal digerita dalle famiglie. La polemica più accesa, al momento, riguarda le graduatorie relative ai tre plessi esistenti: Asilo Nido di via Adriatico, Asilo Nido di via Ionio e Asilo Nido di via Torraca in cui, ad oggi, risulta permanere disponibilità di 8 posti complessivi nelle strutture in questione.
Complessivamente, dunque, pare siano 31 le domande in sospeso riguardo i minori utilmente collocati in graduatoria e non accolte su cui verrà avviata ora la manifestazione di interesse – l’ennesima da quando è stato ufficialmente avviato il nuovo anno educativo – finalizzata allo scorrimento della lista di attesa volte all’inserimento presso l’asilo nido comunale prescelto.
L’ennesimo ritardo che pesa molto sull’organizzazione delle famiglie potentine che dimostra ancora una volta il distacco tra questa Amministrazione e la città di Potenza in riferimento ad un servizio che, evidentemente, non riesce mai ad accontentare tutti e che, ormai quasi a parità di costi, sta pian piano indirizzando le famiglie potentine verso le strutture private.

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