VORAGINE A MONTALBANO JONICO, DIECI METRI DI PROFONDITÀ HANNO OBBLIGATO ALLO SGOMBERO
L’area in via Sant’Antuono è a ridosso dei calanchi, caratterizzati come ad alto rischio idrogeologico. Si cerca ora una sistemazione per le undici persone sgomberate
Quattro abitazioni sgomberate nel Comune in provincia di Matera, dopo l’apertura nel pomeriggio di venerdì di una voragine in via Sant’Antuono. Il cedimento in pieno centro storico, a ridosso dei calanchi. A fare paura le dimensioni della ferita che si è aperta nel terreno: almeno dieci metri di profondità, estesa fin sotto uno dei fabbricati. L’area è stata messa in sicurezza con l’interdizione al traffico veicolare e, a tutela della pubblica e privata incolumità, quattro nuclei familiari sono stati sgomberati con ben undici persone interessate dalle sette ordinanze di sgombero emesse dal Comune, ora in cerca di case ammobiliate in cui poter essere ospitate. Intanto, per tutti gli sfollati, ospitalità presso parenti o in alloggi requisiti dall’Amministrazione di Montalbano guidata dal sindaco Piero Marrese. È atteso in queste ore, invece, il risultato dell’indagine geologica sull’area investita dalla voragine. Il Comune è anche in attesa delle risorse che la Regione stanzierà per la messa in sicurezza. Nel frattempo, dopo i sopralluoghi della Protezione civile e dell’Ufficio Difesa del suolo della Regione, saranno i tecnici a dire – perizia alla mano – quali siano state le cause e quali le soluzioni da adottare. Il timore è che l’evento sia segno di una fragilità strutturale del terreno. Del resto, a pochi metri, sempre a ridosso di una zona abitata, si trova il costone dei calanchi, una zona classificata ad alto rischio geologico. Nel 2016, per quella e per un’altra area della città è stato approvato un intervento di messa in sicurezza, per un impegno di spesa di circa 2 milioni di euro, che dovrebbe partire proprio in questi giorni.