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IN BARBA ALLE POLEMICHE, RIATTIVATO L’AUTOVELOX MENTRE GUARENTE FA ORECCHIE DA MERCANTE

Dalla mezzanotte di domani riprenderà vita l’occhio elettronico alle porte di Potenza Est. Dalla Polizia Locale l’annuncio: «L’utenza è perciò invitata al rispetto del limite di 70km/h»

Torna in funzione da domani l’autovelox in località Varco d’Izzo. L’annuncio arriva dalla Polizia Locale del Comune di Potenza che, in queste ore, ha reso nota la revoca da parte dell’Anas Spa dell’ordinanza con la quale era stato «istituito il restringimento di carreggiata per consentire il cantiere stradale inerente al ripristino delle condizioni di sicurezza » nel tratto della SS 407 Basentana, all’indomani dell’incidente stradale avvenuto in prossimità dell’occhio elettronico lo scorso mercoledì. Dunque, dopo una settimana di stop forzato – dalla mezzanotte del 19 gennaio – sarà riattivato il controllo della velocità – prescritto con il limite di 70km/h – lungo il km 466+745 alle porte di Potenza Est.
APPELLI A VUOTO
A nulla sono valsi gli appelli degli automobilisti – “vittime” dello strumento maledetto, multati anche più di una volta – quanto di parte della politica locale, come quelli riportati su queste colonne del consigliere della Provincia di Potenza Carmine Ferrone e del segretario cittadino del Pd Carmine Lombardi, i quali avevano tacciato l’Amministrazione comunale di utilizzare l’autovelox «solo ed esclusivamente per fare cassa sugli automobilisti già pesantemente tartassati dal caro benzina-gasolio e dai costi crescenti per la manutenzione dell’auto», sollecitando il primo cittadino del capoluogo lucano a mettere «fine una volta per tutte all’autovelox» di località Varco d’Izzo che, a detta sia dell’esponente di Articolo uno sia del Partito Democratico, non fa che avvalorare «il comportamento difuso di chi è alla guida nei pressi dell’autovelox ed è portato a ridurre bruscamente la velocità». «Motivo in più – enfatizzano – per rinnovare la richiesta di rimozione dello strumento che oltre alle proteste di associazioni e di cittadini non trova motivazioni valide sull’installazione in quel punto della Basentana».
UNO STRUMENTO DI COERCIZIONE BUONO SOLO “A FARE CASSA”
Dunque, quello che dovrebbe rappresentare il deterrente migliore per evitare qualsiasi tipo di inconveniente e incidente stradale Anche se non sempre è così, non sta facedo altro che fomentare polemiche e malconti in città. Certo, la prevenzione degli incidenti stradali è importante e la sicurezza viene prima. Nondimeno è fondamentale rispettare il Codice della stradama, specie in questi ultimi mesi, in città a più di qualcuno pare essere sorto come il sospetto che quel particolare autovelox in località Varco d’Izzo sia stato piazzato su quella precisa strada solo per permettere al Comune di “fare cassa”. Sicuramente non sarà così, ma il dubbio si fa più forte guardando i rendiconti dei proventi sulle multe. Non escludendo neppure la considerazione che una buona Amministrazione non può improntare il proprio comportamento su una linea “punitiva” che diventa un alibi solo con l’obiettivo di reperire risorse finanziarie necessarie a coprire buchi di bilancio che dopo tanti anni non si potrebbero più addebitare alle Amministrazion che si sono succedute. Qualche numero, in effetti, indurrebbe chiunque nel dubbio: stando ai dati diffusi dagli Uffici della Polizia Locale di Potenza sembrerebbe che i verbali emessi – dal 5 ottobre al 5 novembre – siano oltre 9200. Numeri impressionanti, soprattutto quelli quantificati dall’autovelox incriminato di località Varco d’Izzo – per un importo totale di 1 milione e 339 mila euro di incassi per il Comune potentino. Una cifra enorme se rapportata al bilancio comunale, da poco reduce dalla variazione. Di queste multe, solo 763 sono destinate ai residenti del Comune di Potenza. Le circa 8500 restanti sono riconducibili a persone “di passaggio”, che hanno raggiunto Potenza per lavoro o solo circumnavigandola. Una sorta di conferma implicita di quanto quell’autovelox e il limite di velocità imposto sia una vera e propria tassa sul passaggio in città per migliaia di automobilisti, potentini e non. Tanto che, in questi giorni, si è mossa anche l’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumantori di Basilicata (Adoc), mettendosi a disposizione degli automobilisti multati fornendo i propri legali per impugnare le eventuali contravvenzioni di quella che da molti potentini viene definita una «vera e propria tassa occulta».
GUARENTE DI COCCIO
Le loro lamentele, però, pare siano state ignorate dal sindaco Mario Guarente, il quale facendo orecchie da mercante considera mere «polemiche strumentali» quelle che stanno circolando in queste ore in città «contro un autovelox destinato – enfatizza il primo cittadino – non a “fare cassa” ma a salvare vite umane ». Eppure, sono stati molti in città – all’indomani del tamponamento – a considerare quell’episodio che ha visto coinvolti due automobilisti – fortunamtamente usciti indenni dal sinistro – come l’epilogo di un disastro annunciato che potrebbe non rimanere un caso isolato.

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