RESTO AL SUD HA CREATO 1100 POSTI DI LAVORO IN BASILICATA
Il progetto di Invitalia in 5 anni ha finanziato 344 piani imprenditoriali con 21,5 milioni di euro tra le province di Potenza e Matera
Ha raggiunto quota 344 progetti finanziati la misura “Resto al Sud” che agevola l’avvio o l’ampliamento di progetti imprenditoriali. Secondo l’ultimo bilancio diffuso da Invitalia, la società controllata dal ministero dell’Economia che gestisce lo strumento, in Basilicata sono stati attivati oltre 21,5 milioni di euro di investimenti sul territorio e creato o salvaguardato 1.100 posti di lavoro. Un bilancio positivo per la Basilicata nei primi cinque anni anni di Resto al Sud, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. «Guardando i dati delle due province – è scritto nella nota di Invitalia – a Potenza sono stati finanziati 208 progetti con quasi 13 milioni di euro, creando un’occupazione di quasi 650 unità; a Matera i progetti finanziati sono 136 per oltre 8.5 milioni di euro di investimento e più di 450 nuovi posti di lavoro». Anche a livello nazionale i numeri – 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro – certificano la capacità di Resto al Sud di contrastare la decrescita demografica, non solo in Puglia, ma in tutte le aree disagiate del Paese, di ridurre divari e diseguaglianze, di rilanciare la crescita del Mezzogiorno e di facilitare chi decide di farvi ritorno o di restarvi, facendo impresa, creando nuovo lavoro e dando così impulso allo sviluppo economico del territorio. Da 5 anni, infatti, Resto al Sud rappresenta una concreta possibilità di uscita dalla condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere una progettualità d’impresa qualificata e consapevole, uno strumento “anti-crisi” ad ampio raggio, forte anche del suo progressivo potenziamento che nel tempo si è tradotto nell’apertura alle libere professioni, nell’estensione dell’ambito geografico di intervento e nella maggiore incidenza del fondo perduto, che è salito al 50% (l’altra metà è erogata come finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI). Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Attivo dal 2018, l’incentivo è operativo oggi per gli under 56 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori lagunari e lacustri del Centro Nord. Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie. I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione