LOTTA ALL’ECOMAFIA: STRUMENTI INSUFFICIENTI
Evento formativo a Trani promosso dall’ Ipa con il Procuratore di Trani che punta il dito contro gli imprenditori
Traffico illecito di rifiuti, anche di tipo tossico e pericoloso per l’ambiente e per la salute: non solo un fenomeno legato agli interessi di organizzazioni criminali, ma più spesso a spregiudicate condotte di natura imprenditoriale.
Renato Nitti, Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani, traccia una netta linea per spiegare che quando si parla di “ecomafia” non bisogna lasciarsi fuorviare, perché i reati ambientali non si consumano sempre e solamente nel chiuso di stanze frequentate da boss della delinquenza più o meno organizzata, ma all’aperto e sotto gli occhi di tutti i cittadini.
Di contrasto all’ecomafia e della evoluzione del fenomeno si è parlato in un evento formativo organizzato a Trani dal comitato locale dell’International Police Association. Con Nitti, i generali dei Carabinieri Umberto Tamborrino, del Comando Scuole dell’Arma, e Antonio Menga, già comandante del Reparto Operativo e del gruppo di Roma di Tutela ambiente.