POLEMICHE, GUARENTE SEMPRE PIÙ NEL MIRINO
Autovelox, Lombardi: «preoccupa l’atteggiamento persecutorio e l’incapacità dell’amministrazione». Assegnazioni sede associazioni, Smaldone sbotta: «Scorrettezze in una città già agonizzante»
«Si tratta di un espediente talmente impopolare, che davvero trovo inverosimile che qualcuno affermi che sia una buona soluzione». È così che esordisce il segretario cittadino del Pd Carmine Lombardi a poche ore dalla rimessa in funzione dell’autovelox in località Varco d’Izzo nonostante anche lui, nei giorni precedenti, si fosse esposto sulla questione – anche all’indomani dell’incidente avvenuto lungo quel tratto della Basentana – considerando in un certo qual modo il sinistro “causato” dallo stesso rilevatore elettronico di velocità come una sorta di «conferma di tutte le criticità» che aveva già tante volte in precedenza palesato. A detta del segretario dem, il tamponamento di mercoledì, «è l’epilogo di un disastro annunciato che potrebbe non rimanere un caso isolato, in quanto è fisiologico un rallentamento dei veicoli nei pressi dell’occhio elettronico, che sommato alla distrazione può causare ulteriori tamponamenti». «È evidente – aggiunge Lombardi – che gli automobilisti devono rispettare il codice della strada e che la sicurezza stradale debba essere premura di ogni buon cittadino, ma la scelta dell’Amministrazione di destra di istallare l’autovelox, che sta martoriando i potentini e tutti coloro che si recano in città, appare un bruttissimo tentativo di fare cassa in un momento storico delicatissimo in cui le famiglie a stento riescono ad arrivare a fine mese». È con tali premesse, dunque, che Lombardi aveva lanciato un appello all’Amministrazione comunale della città di Potenza, chiedendo esplicitamente che venisse «rimosso immediatamente l’autovelox». Appello ignorato: «Immagine del vero volto di questa amministrazione comunale – incalza il segretario cittadino del Pd – incapace di leggere i bisogni dei cittadini ma totalmente ripiegata nel vessare gli stessi con questo antipatico strumento di coercizione». «L’attività di prevenzione – prosegue – non si attua certamente installando un rilevatore di velocità in quel determinato punto della città. E quello che invero preoccupa è l’atteggiamento che, in particolar modo, sta assumendo il sindaco Guarente – enfatizza Lombardi – dal valore quasi persecutorio nei confronti dei cittadini di potenza e non, che transitano quasi quotidianamente per il capoluogo lucano». «L’affanno nel ripristina- re quanto prima lo strumento dell’autovelox – spiega – dice tanto sulla sua condotta, in cui la realtà evidente non pare tan- to quella di garantire e incrementare la sicurezza della comunità bensì di “fare cassa” a discapito della cittadinanza». «Tra l’altro – evidenzia Lombardi – mostrandosi anche incoerente perché quando si è trattato di avviare un intervento deterrente nei confronti della “movida selvaggia” – altro tema avverso nel capoluogo lucano – non mi pare abbia usato un “pugno di ferro” altrettanto duro e fermo». «Sintomo di quanto questa Amministrazione abbia interrotto da tempo un rapporto di comprensione dei bisogni reali dei suoi cittadini che, poi, si traducono – conclude il dem – nelle mancata programmazione di qualsivoglia Servizio utile nonchè necessario ad un capoluogo di regione degno di tale appellativo. Tanti annunci, ma nessuna risoluzione reale all’orizzonte».