L’AQUILA, CHEMIO AL BOSS IN CARCERE
La Asl: «Nessun privilegio, facciamo solo il nostro dovere»
Prima seduta in carcere di chemioterapia per Matteo Messina Denaro. “In pochi giorni è stato allestito lo spazio perché è la cosa più conveniente per lo Stato e la collettività. Trasferire Messina Denaro al San Salvatore avrebbe richiesto uno spiegamento di forze e misure di sicurezza senza precedenti”. Lo affermano fonti sanitarie della Asl dell’Aquila-Avezzano-Sulmona in merito alle polemiche secondo cui al boss di Cosa Nostra, arrestato dopo 30 anni di latitanza e recluso nel carcere di massima sicurezza a L’Aquila, sarebbe riservato un trattamento di privilegio poiché può sottoporsi a chemioterapia all’interno della casa circondariale. Secondo l’azienda sanitaria “l’allestimento dell’ambulatorio costituisce un modello virtuoso perché permette di evitare rischi e consente un ingente risparmio di risorse”. La Asl aquilana afferma anche che “Matteo Messina Denaro è un cittadino italiano e in quanto tale ha gli stessi diritti e doveri degli altri. I medici che lo stanno curando sono servitori dello Stato a cui è stato chiesto di prendersi cura di un paziente. Quindi stanno facendo il proprio dovere nel rispetto pieno del rapporto medico-paziente”.