PENSIONATI, SUMMA NUOVO SEGRETARIO LUCANO
Verso l’addio dalla segreteria regionale della Cgil liberando il posto per un materano. Spi, il neo eletto: «Previdenza pubblica e Sanità sono sfide complesse, ma per noi prioritarie»
Angelo Summa è il nuovo segretario generale dello Spi Cgil Basilicata. Venti di cambiamento soffiano sui vertici lucani del sindacato che conta il numero maggiore di iscritti in Italia. Con la nomina di segretario generale del comparto pensionati si creerà un vuoto nella segreteria generale. Vuoto che potrebbe essere colmato da un materano Presto quindi potrebbe esserci un nuovo segretario generale della Cgil lucana. Angelo Summa, va ricordato, ha ricoperto fino a qualche giorno fa sia il ruolo di segretario provinciale che segretario regionale. Sostituito alla segreteria provinciale da Vincenzo Esposito, non è difficile credere che sarà ben presto sostituito anche alla segreteria generale regionale. L’elezione è avvenuta ieri all’unanimità al termine dell’undicesimo congresso regionale al Park Hotel di Potenza, alla presenza del segretario generale Spi Cgil nazionale Stefano Landini. Summa, attuale segretario generale della Cgil Basilicata, succede a Nicola Allegretti. «Abbiamo dinnanzi a noi sfide difficile e complesse per difendere il lavoro – ha detto Summa – rimettere al centro della nostra iniziativa sindacale la condizione di milioni di pensionati nel nostro Paese a partire dalla piena riaffermazione dell’accordo sottoscritto con il governo Draghi sulla rivalutazione delle pensioni. Accordo, invece, disatteso da questo attuale governo, con la legge di bilancio che ha sottratto miliardi di euro ai pensionati in favore di condoni ed evasori”. Una decisione “inaccettabile – ha aggiunto il neo segretario – a danno di milioni di pensionati, con una tassa piatta che non fa altro che aggravare la situazione, tenuto conto della pressione fiscale altissima sul lavoro dipendente e pensionati. Bisognerebbe invece seguire lo schema rispetto al quale chi più ha, più deve dare. Questa per noi è e rimane la priorità per affermare il principio di progressività e di giustizia sociale, come previsto dalla nostra carta costituzionale. Come dovremo continuare a mobilitarci e a vigilare sul disegno di legge relativo alla non autosufficienza conquistato con anni di mobilitazione». «Un provvedimento – ha precisato Summa – che riguarda 6 milioni e 400 mila cittadini, oltre il 10% della popolazione italiana e che tale condizione ha un riflesso immediato sulle famiglie d’appartenenza. Una legge di civiltà quindi, già applicata in diversi paesi europei, un aiuto concreto alle persone non autosufficienti e ai loro familiari”. Tra gli impegni futuri dello Spi Cgil “quello di continuare a dare voci ai pensionati, che sono la colonna portante di questo Paese. Perché unità del Paese, per noi – ha precisato Summa – significa in primo luogo fermare il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata, che amplia le divergenze e amplifica i divari tra Nord e Sud, mettendo in discussioni i principi della nostra Costituzione su materie fondamentali come sanità, istruzione, lavoro e mobilità». «Lavoro e previdenza pubblica, sanità e istruzione, lotta alla precarietà. “Sono queste – ha sottolineato Summa – le nostre priorità per ridare dignità ai giovani in Italia. E questo significa anche assicurare risorse al nostro sistema pubblico in generale e in particolare alla previdenza pubblica, la cui tenuta oggi è a rischio tra occupazione che si riduce e forme di lavoro sempre più precario. Bassi salari significa bassa contribuzione previdenziale. Per questo il ruolo della contrattazione sarà il cuore della nostra azione sindacale dei prossimi anni. Abbiamo comuni con poche centinaia di abitanti, soprattutto nelle aree interne, e un indice di vecchiaia (rapporto fra ultrasessantacinquenni e giovani fino a 14 anni) nel 2022 pari a 214,1. Nel 2002 era 118,9». «Ci sono territori in cui sono rimasti solo gli anziani, con servizi sempre più carenti: sempre meno uffici postali, diminuiscono i servizi alla persona, finanche i negozi sono quasi tutti chiusi. Fazzoletti di terra dove chi ci abita è sempre più povero e con capacità impositiva bassa. Un quadro demografico reso ancora più complesso dalla pandemia, che ha reso le persone ed in particolare gli anziani più sole ed impaurite e quindi più fragili. Questo – ha concluso Summa – ci impone un cambio di passo nel nostro agire quotidiano. Se incontriamo bisogni nuovi dobbiamo saper dare risposte altrettanto nuove. La contrattazione sociale è il tratto distintivo dello Spi ed è su di essa che dobbiamo spendere tutte le nostre energie per trasformare in piattaforme rivendicative le esigenze e i bisogni degli anziani e più in generale degli abitanti anche del comune più isolato della Basilicata, attivando presidi sul territorio (associazioni, comitati, movimenti)». Per l’occasione, lo Spi Cgil Basilicata ha consegnato le targhe agli iscritti e alle iscritte di lungo corso come forma di riconoscimento per l’impegno profuso.