INCENDI SCANZANO J, L’ANTIMAFIA NON SI FERMA
Arresto Suriano detto l’infame, l’intervista al Procuratore Distrettuale Curcio
Scanzano Jonico, incendi a lidi e non solo: il 39enne Davide Suriano, apostrofato in paese come l’infame, è in carcere, ma le indagini dell’Antimafia di Potenza restano aperte. Sulle responsabilità negli incendi, tra le vittime anche un ufficiale di Polizia giudiziaria in servizio al Commissariato di Policoro, gli inquirenti, la Pm Dda Anna Gloria Piccininni e il Procuratore distrettuale Francesco Curcio, hanno pochi dubbi, ma oltre a continuare la caccia ai complici, fondamentale comprendere se Suriano abbia agito da “cane sciolto” o come manovalanza di almeno uno dei clan della zona. Proprio a giugno, un mese dopo i roghi avvenuti nel maggio scorso, la storica sentenza con pesanti condanne inflitte al più noto clan dell’area, quello di Schettino. Rintracciato il movente degli incendi ai lidi: l’imposizione della guardania. Contro il poliziotto, una vendetta per un pregresso arresto, mentre per il rogo all’azienda di famiglia Suriano, richieste economiche. Tentate estorsioni quantificate in almeno circa 10mila euro. Questi i dettagli del Procuratore distrettuale Curcio sull’inchiesta