SUI “VOTI” DEL RE È SCONTRO
Oltre il giardino – L’ultimo, per ora, transfuga Lega in FdI: ospiti Caiata, Amendola e Savino
DI MASSIMO DELLAPENNA
Si è parlato di Basilicata, del Governo Regionale e del suo rapporto con i Parlamentari Lucani nella seconda puntata di ieri di Oltre il Giardino su Cronache 76, in Studio condotto da Paride Leporace, oltre ai Parlamentari Caiata e Amendola, l’autorevole presenza dell’ex sottosegretario Nicola Savino.
BARDI NON DIALOGA CON LA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE
E’ stato proprio Amendola che ha aperto la discussione sul rapporto tra Governo Regionale e rappresentanza parlamentare denunciando il fatto che il Governatore non avrebbe mai chiesto un incontro con i parlamentari lucani per discutere su come rappresentare gli interessi dei lucani nel Parlamento. «Ci ha annunciato una convocazione soltanto per farci conoscere il prossimo piano sanitario, non per confrontarci con lui o aiutarlo a rappresentare le istanze del territorio ma per avere gli applausi degli eletti di centrodestra, io andrò a prendere un caffè» ha dichiarato Amendola che, nell’evidenziare la siderale distanza tra Governo Regionale e Parlamentari, ha specificato che non ha mai chiesto un intervento sulla questione delle frana di Maratea, né ha chiesto di intervenire sul piano di ridimensionamento scolastico o su altre questioni da portare a Roma. «Il nostro interessamento alle questioni lucane prescinde da Bardi, è un’iniziativa nostra autonoma» ha affermato sostanzialmente Amendola. Un’affermazione condivisa tra i denti dallo stesso Caiata che, pur non ripetendola, niente ha detto per smentirla.
LA BOLKENSTEIN E LA LIBERALIZZAZIONE DEI DEMANI
Si è parlato anche delle concessioni demaniali. Salvatore Caiata ha difeso il diritto dei balneari di poter investire sul proprio futuro, affermando che in nessun’altra Nazione si fanno le aste per le concessioni, si rischia di farle soltanto in Italia per colpa dei governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, una cosa sulla quale il Governo Meloni, secondo il Parlamentare di FDI, sta lavorando ad una proposta organica per consentire di dare certezza agli operatori balneari. Una posizione questa non condivisa da Amendola che ha affermato che le aste sono obbligatorie sia per diritto comunitario che a causa di una recente pronuncia del Consiglio di Stato. E’ evidente sul punto che esiste una differenza abissale tra la posizione del PD e quella di FDI, una differenza che è il sale della politica e si trascina da anni.
CICALA E IL VOTO CLIENTELARE
Lo scontro ovviamente non poteva che trasferirsi sul piano locale e diventare sul punto più veemente. Nicola Savino, nel chiedere i motivi per i quali Cicala è passato dalla Lega a Fratelli d’Italia ha affermato che i voti del fratello del Sindaco di Viggiano sono voti clientelari, frutto della gestione del Petrolio e del bonus gas. Una affermazione che ha fatto inalberare letteralmente l’On. Caiata che ha accusato Savino di dire cose assolutamente non vere e che non doveva permettersi di fare affermazioni di questo tipo nei confronti di Cicala, il cui ampio consenso è il frutto della buona amministrazione. E’ stato un momento nel quale anche Paride Leporace, di solito abilissimo e capacissimo moderatore, ha avuto difficoltà a controllare il dibattito dovendo addirittura chiudere il microfono di Nicola Savino per poter chiudere la trasmissione. Fratelli d’Italia non è partito che è stato mai tenero nei confronti del voto clientelare, un’accusa rivolta ad un esponente del suo partito (seppur di recente acquisizione) senza nessun elemento di prova a sostegno dell’affermazione non poteva che essere mal tollerata da Caiata e provocarne le ire. Per fortuna esiste ancora chi si indigna all’idea che il voto possa essere determinato dalle clientele.