PESCARA, PROCESSO TRAGEDIA RIGOPIANO
In tribunale parlano gli avvocati dell’allora presidente della Provincia Di Marco
“Un fenomeno meteorologico si può prevedere, non si può prevedere la sua eccezionalità”. Su questa conclusione del Tribunale di Lucca, presente nel dispositivo di assoluzione della Provincia toscana in una vicenda simile alla tragedia di Rigopiano, ha incentrato parte della sua arringa, davanti al giudice, l’avvocato Marco Spagnolo, che difende l’allora presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e l’ex dirigente dell’ente Paolo D’Incecco per i quali la pubblica accusa ha chiesto, rispettivamente, 6 anni e 10 anni di reclusione. L’arringa, nel Tribunale di Pescara dove è in corso il processo per il crollo dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto da una valanga il 18 gennaio 2017, è proseguita con altri due legali, oltre che a una memoria di 200 pagine depositata nei giorni scorsi. Riguardo alla specificità delle posizioni si è parlato di mera funzione politica e non amministrativa.