LA BASILICATA A FORMA DI VALIGIA
TACCO&SPILLO
È passato quasi inosservato dalle solite sufficienze della politica regionale il Rapporto sui divari regionali che l’Istat ha pubblicato pochi giorni fa, rilanciando il PNNR come valore per guadagnare competitività e buon sviluppo, soprattutto con l’aria che tira dell’economia di guerra. Ora non facciamo certo la scoperta dell’acqua calda se ritroviamo nel Pil basso e nella carenza del lavoro fenomeni stabili al Mezzogiorno, ma lo tsunami demografico sollevato dalla triade denatalità-invecchiamento-emigrazione rischia di fare davvero il botto, vanificando la pioggia di euro che arriva, anche a debito, dall’Europa e azzoppando tutto ciò che può essere definito da queste parti come sostenibile. Così tanto per rimettere in fila il dramma dei numeri se Sud e Isole hanno perso ben 42 giovani residenti (25-34 anni) ogni 100 movimenti anagrafici nei flussi interni extra regionali (22 nel Centro-Nord) e 56 su 100 in quelli esteri (49 nel Centro-Nord) è la nostra regione a fare la parte del leone, con cifre che dovrebbero gelare chiunque abbia un briciolo di cuore e pudore perché alla fine se le chiacchiere stanno a mille è la Basilicata a prendere la forma disperata di una valigia. Cantano i Litfiba:“La mia valigia, casa a tracolla, due occhi, due orecchie, due ruote, due zip sogni lontani”.