MALTEMPO: ESONDA L’OFANTO NEL NORD BARESE
Viabilità dei ponti sotto controllo, campagne allagate, danni all’agricoltura. Coldiretti: allarme rischio idrogeologico
Per la seconda volta in una settimana il fiume Ofanto esce dagli argini, inonda i terreni agricoli e mette in pericolo la viabilità. Il maltempo degli ultimi giorni sul nord barese e sulla sesta provincia pugliese in particolare hanno fatto salire il livello del fiume nella zona della foce, fra Barletta e Margherita di Savoia, e nelle campagne intorno a Canosa di Puglia e verso Cerignola.
Alcune strade sono transennate per impedirne accesso e transito. Sotto il Ponte Romano il livello è salito fino a 6 metri. Non si registrano danni alle persone, ma vigneti, uliveti e orti preoccupano seriamente gli agricoltori, che subiranno un contraccolpo economico dell’ordine di decine di migliaia di euro. Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Vigili del fuoco e volontari della Misericordia presidiano i territori considerati maggiormente a rischio, compreso un altro ponte, quello della ex strada statale 98. Tra Canosa e la frazione di Loconia, la provinciale è percorribile solamente con i fuoristrada.
Il piano di monitoraggio impostato tra Regione Puglia, Prefettura di Barletta e amministrazioni dei Comuni interessati dal pericolo di esondazione dell’Ofanto prosegue anche in queste ore. Nella giornata odierna il meteo annuncia una tregua nelle precipitazioni, ma domani (domenica 29 gennaio) la perturbazione dovrebbe tornare a farsi sentire.
Intanto, Coldiretti Puglia lancia l’allarme: cresce il rischio di allagamenti con frane, smottamenti e dissesto idrogeologico. Interessato l’89% del territorio in Puglia, dove negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 a causa dell’abbandono e della cementificazione che hanno ridotto la capacità di assorbimento della pioggia e messo a rischio l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. Nella Bat, in particolare, il rischio idrogeologico, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni.