CNA, L’ARTIGIANATO REGGE ALL’URTO DELLE DIFFICOLTÀ
Nel 2023 la Cna Salerno darà il via al progetto ” Scambio di mestiere” incrociando skill degli artigiani salernitani
L’artigianato salernitano regge all’urto delle difficoltà. Quello che doveva essere l’anno della ripresa post Covid e del rilancio trainato dalle opportunità del Pnrr, ha dovuto fare i conti con la crisi energetica ed il conflitto tra Russia e Ucraina che ha tirato il freno sull’approvvigionamento delle risorse ad un Artigianato in corsa. La leva per accelerare è un mix di azioni che ruota come perno principale sulla formazione, articolata in più capitoli per creare condizioni favorevoli di mercato a tutti i livelli, per la piccola e media impresa.
Nell’anno europeo delle competenze, investire sulla formazione per far crescere l’artigianato sarà la ricetta della CNA Salerno. Con questo approccio, presso la sede di Salerno, il presidente territoriale Lucio Ronca e il segretario Simona Paolillo, hanno tracciato il percorso che l’associazione che rappresenta le piccole medie imprese dell’artigianato in provincia di Salerno con più di 5mila iscritti, seguirà nei prossimi mesi, nel corso di una conferenza stampa dove sono stati presentati, tra l’altro, i numeri sulle variazioni di impresa effettuate presso la Camera di Commercio di Salerno.
I NUMERI DELL’ARTIGIANATO SALERNITANO
Secondo i numeri del Registro imprese della Camera di Commercio di Salerno, le aziende artigiane da 18502, oggi sono a 18586. Ma, a fronte di questa lieve crescita, si registra un aumento delle cancellazioni rispetto all’anno precedente di 200 unità.
Ad avere un lieve calo è il numero delle pratiche artigiane di iscrizione nell’anno 2022: 984 su 1005 del 2021. Discorso diverso per le pratiche artigiane di variazione nell’anno 2022 che con 602 risultano allineate rispetto alle 659 dell’anno precedente.
Questo dato probabilmente si giustifica per le variazioni di attività legate a fattori come gli adeguamenti ambientali, di innovazione tecnologica come, per esempio, è avvenuto per gli impiantisti che hanno installato caldaie ed altri macchinari alimentati da fonti di energia rinnovabili, oppure si può pensare ai meccatronici, ovvero gli ex autoriparatori ed elettrauti che entro il 5 gennaio hanno dovuto adeguare la loro attività.
A far rilevare, invece, un segnale di incoraggiamento è il numero delle start-up a Salerno: 344 nuove imprese in un solo anno.