TARANTO, ROTTURA TRA IL SINDACO E M5S
Revoca di deleghe per il movimento pentastellato. Nell’attesa della “pace” targata Emiliano la maggioranza si allarga al Terzo Polo
La questione Ilva è terreno di scontro nella coalizione del centrosinistra a Taranto.Il sindaco Rinaldo Melucci a seguito delle dichiarazioni del referente provinciale del M5s, Francesco Nevoli ( candidato sindaco 2017), che sull’accordo di programma, definito un successo dal primo cittadino, ha detto per l’ex Ilva “può essere un’occasione, ma anche una condanna a morte per il nostro territorio”, da qui lo strappo politico. E il congelamento da parte di Melucci, nei giorni scorsi, della delega alla Pubblica Istruzione e della delega speciale “Comunità energetiche”, entrambe rappresentante da espressione del movimento di Conte.
Dopo la revoca, in occasione di un evento pubblico, il sindaco aveva, comunque, dichiarato di essere già pronto “ al passo indietro”. Ma voci di corridoio parlano di un allargamento delle maggioranza al Terzo Polo, un dialogo tra il sindaco e rappresentanti di Italia Viva e Azione, che starebbe allungando il conflitto tra i due partiti di maggioranza.
Nell’attesa della mediazione da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che già a pochi giorni dall’accaduto avrebbe dovuto mettere fine alla separazione, i referenti politici, più rappresentativi, Leonardo Donno, coordinatore regionale M5s Puglia, e Mario Turco, vicepresidente del M5s, chiedono, con una nota pubblica, chiarezza al sindaco di Taranto “se sono ancora validi gli obiettivi della transizione ecologica e della riconversione”. Una risposta non ancora arrivata, che secondo i rumors porta con sé due nomi pronti a salire sugli scranni esecutivi della giunta, espressione della nuova coalizione: se la giocano due personalità della politica, Gina Lupo e Nicola Infesta. In consiglio comunale, riunitosi oggi , l’aria che si respirava era vaga e sicuramente in stand by per quelle forze politiche che si stanno giocando l’alleanza per le prossime elezioni regionali.