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TARANTO, ROTTURA INTERNA SCENDE IN CAMPO BONOMI

Il presidente nazionale fa sapere alle imprese fuoriuscite che “Confindustria lavora per tutti”. Intanto, chiede al sindaco il patto industria 5.0

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“Le sfide della transizione” è il titolo dell’assemblea pubblica, organizzata da Confindustria, ospitata nella sala conferenza dell’Arsenale militare marittimo. Un incontro presieduto dal presidente nazionale Carlo Bonomi, dall’intera task force tra cui anche il presidente di FederAcciaio Antonio Gozzi e allargato alle massime autorità istituzionali, militari e di categoria. E’ stata una riunione di dimostrazione di forza da parte di Confindustria Taranto per le 50 imprese dell’indotto ex Ilva, uscite perché si sentivano poco rappresentate tanto da creare un comitato autonomo. Un palco di confronto e stoccate di orgoglio del sud per quanto riguarda l’autonomia differenziata
Occasione anche per confermare e mettere un punto inequivocabile: “Taranto è importante per l’economia nazionale.Non si può fare a meno dell’acciaio. E’ un asse strategico del paese, se non c’è industria non c’è l’Italia” dichiara Carlo Bonomi: Da qui l’urgenza di una transizione come unica via di sviluppo sostenibile attraverso l’accordo di programma tanto atteso dal sindaco Rinaldo Melucci, un tempo richiesto che porta con sé più di 10 anni per avere una produzione di acciaio green, con idrogeno. La complessità del caso Taranto, pare che posso trovare soluzione nel patto di industria 5.0.

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