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DROGA, BATTERIE E TELEFONI SEQUESTRATI NEL CARCERE

L’operazione della Polizia penitenziaria ha consentito di individuare 12 detenuti responsabili di reati

Trenta giorni di attività sono serviti per fare un po’ di pulizia all’interno del carcere di Melfi. La polizia penitenziaria dall’inizio dell’anno è stata impegnata di un’attività investigativa finalizzata alla repressione del fenomeno dell’ingresso di telefonini e sostanze stupefacenti all’interno della struttura federiciana, a dichiararlo è la Segreteria Regionale della Uilpa Polizia Penitenziaria, che tramite i suoi delegati dichiara: «È un fenomeno che sta coinvolgendo fortemente tutti gli istituti penitenziari di fronte ad una Amministrazione che si pone inerme, senza uomini, mezzi e risorse necessarie per contrastare anche con apparecchiature elettroniche (come le schermature) l’utilizzo di telefonini. Non c’è da meravigliarsi – continua il sindacato – che in un carcere di Alta Sicurezza entrino questi oggetti, anzi in più circostanze si è constatato che proprio in questi Istituti il trend degli eventi è in crescita, in considerazione della presenza di detenuti appartenenti alla criminalità organizzata di stampo mafioso, i quali non hanno sicuramente problemi di risorse. L’attività in corso all’interno del Carcere di Melfi, Coordinata dal Comandante Dirigente Agg. Telesca, coadiuvato dal Coordinatore dei Reparti detentivi, Ispettore Superiore Sabia, unitamente a tutti i sottufficiali e personale di servizio, hanno portato al sequestro di quasi 400gr di hashish, n. 6 telefonini con cavi USB e caricabatteria, 10 notizie di reato per un totale 12 detenuti responsabili di reati p. e p. dal codice penale. Nonostante l’annosa carenza di personale, gli uomini e le donne in servizio presso il Reparto di Polizia Penitenziaria di Melfi, hanno mostrato piena collaborazione e disponibilità anche a svolgere 12 ore consecutive, per portare a termine le operazioni di Polizia previste e organizzate dal Dirigente, per raggiungere i giusti risultati, che non sono mancati. È doveroso – conclude il sindacato – un plauso a tutti i baschi azzurri in servizio nella Casa Circondariale di Melfi, per aver dimostrato ancora una volta una grande professionalità dettata anche dai numerosi anni di servizio, destreggiandosi al meglio nelle attività, con ottime capacità operative. Si auspica che la Direzione valorizzi il personale con i giusti riconoscimenti di merito».

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