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«LO STALKERIZZATO SONO IO»

Arresti Ruoti, con una lettera aperta Scaglione risponde alle domande dell’ex sindaca Scalise

LUIGI SCAGLIONE

Vedo che nell’atto di rimembranza dell’anniversario delle indagini, la protagonista ha voluto con molta semplicità esprimere giudizi valutando inopportuna la mia presenza in occasione di un incontro sulla conoscenza del fenomeno emigratorio lucano e non già come si è fatto capziosamente intendere, sulle parità di genere. Premesso che nessuno mi ha ancora condannato per una vicenda talmente oscura e confusa che, comprenderà, merita gli approfondimenti nella sua sede deputata e non già sulle pagine di giornali o di siti social, le preciso che a questo punto, lo “stolkerizzato” sono io che, secondo i desiderata, non dovrei svolgere nessuna attività ben sapendo che ritengo quella parte di accusa che mi riguarda e che viene strumentalizzata dalla ex sindaca, ingiusta ed immotivata. Capisco che all‘ex sindaco di Ruoti e da, come dice, docente, la parte di vittima serve per accreditarsi magari un domani ad una competizione elettorale, ma ergersi a giudice in maniera preventiva è una caduta di stile che proprio non me l’aspettavo. Intuisco che ce l’ha anche con me dalle sue invettive nella lettera aperta e sarebbe gioco facile ricordare che io svolgo l’attività giornalistica da moltissimi anni e come tale nell’esercizio del diritto di cronaca, mi sono occupato anche dei comunicati stampa, quindi solo di quelli resi pubblici e con motivazioni politiche, dagli stessi autori, del gruppo che si contrapponeva alla sua azione. Il resto è materia di valutazioni in altre sedi. Ma vedo che l’ex sindaca ha già scritto la sentenza definitiva e questo non gli fa onore proprio perché si appella alle comunità educanti della nostra società, nel suo attuale ruolo. Io l’accusa nei miei confronti la trovo ingiusta ed immotivata e secondo gli schemi e le norme legislative esercito le mie funzioni e le mie attività di uomo libero che si interessa di cose serie, senza fare il censore o sputare appunto sentenze. Di fatto, la trovo una puerile provocazione anche quando si richiama il rispetto delle politiche di genere che io non ho mai messo in discussione men che mai nel caso in questione. Mi verrebbe gioco facile ricordare che anche in politica esiste la dignità richiamando e invitando a rivederlo, il famoso discorso di Totò sulla piazza di Roccasecca che si liberò preventivamente e non dopo, di lacci e lacciuoli. E infine credo debba rileggersi gli atti di accusa visto che mi accomuna in maniera capziosa, ad alcuni capi di imputazione che non mi riguardano. Cordialità

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