M5S BASILICATA, MOZIONE CONTRO LE TRIVELLE
I portavoce nazionali Lomuti e Turco e i consiglieri regionali Perrino e Leggieri sollecitano un’azione di Bardi
“Il ritorno delle trivellazioni nell’Adriatico e nello Ionio voluto dal governo Meloni rappresenta l’ennesima scelta inutile e propagandistica di un governo che mette a rischio l’ambiente per ottenere un ipotetico volume di idrocarburi, sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico nazionale solo per qualche mese e senza alcuna reale convenienza economica per il Paese”: è questo quanto affermano in una conferenza stampa in via Verrastro a Potenza i portavoce nazionali del Movimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti e Mario Turco in sinergia con i consiglieri regionali
Perrino e Leggieri.
Un’azione che non possono accettare e su cui è necessaria – affermano gli esponenti pentastellati – una presa di posizione da parte anche della Regione Basilicata al fine di tutelare il territorio lucano e i suoi mari.
Va ricordato che nel 2016, in occasione del referendum per l’abrogazione della norma che estendeva la durata delle concessioni per estrarre idrocarburi in zone di mare (entro 12 miglia nautiche dalla costa) sino all’esaurimento della vita utile dei rispettivi giacimenti, la Basilicata fu l’unica regione in Italia che raggiunse, seppur di poco, il quorum del 50% più uno dei votanti.
Il Movimento Cinque Stelle, dunque, si impegna a depositare anche presso il Consiglio regionale lucano una mozione, in cui sollecita il presidente Bardi “a farsi portavoce presso il Governo della contrarietà della Basilicata ad autorizzare nuove trivellazioni, e a intraprendere ogni azione legittima per contrastare il rilascio di nuove concessioni”.
L’appello del M5S fa parte di un’iniziativa ben più ampia congiunta a tutti i livelli, che interessa non solo il territorio lucano ma anche le altre regioni italiane per scongiurare la ripresa delle attività di ricerca di idrocarburi in mare e di tracciare una linea di azione comune sulla cosiddetta transizione energetica.