ANCORA RITARDI NELLE OPERE PUBBLICHE FDI INTERROGA SINDACO PER VEDERCI CHIARO
Toto e Morelli chiedono lumi sul diurno di Piazza Matteotti e il futuro del “terminal bus” di Via Don Luigi Sturzo
Mentre la maggioranza in Consiglio comunale è alle prese con la crisi numerica e il possibile rimpasto di Giunta dei prossimi mesi, chi è saldamente all’opposizione come Fratelli d’Italia, continua a bombardare l’Amministrazione di interrogazioni per cercare di comprendere se «esiste ancora un progetto politico per la Città di Matera». Le interrogazioni più recenti, avanzate dai consiglieri Augusto Toto e Mario Morelli di Fratelli d’Italia, riguardano il diurno di Piazza Matteotti e il futuro del “terminal bus” di Via Don Luigi Sturzo. La progettazione del diurno di Piazza Matteotti era in capo alla precedente Amministra- zione, la quale aveva stabilito che per realizzarlo sarebbero stati necessari 300mila euro. «In seguito ad alcune verifiche progettuali del 2018, -scrivono Toto e Morelli-, c’è stato un ricalcolo delle risorse necessarie che ha aumentato la spesa a 365mila euro». Praticamente il costo di un nuovo appartamento. Fondi che tuttavia parevano ancora non bastare e così, con un aiuto da parte della Regione l’importo necessario all’opera salì ancora a 468mila euro. Veniamo adesso alle responsabilità in capo a questa Amministrazione. Scrivono Toto e Morelli «che i lavori sono stati ultimati e che da più di un anno si attende la riapertura di questi bagni pubblici necessari a migliorare l’accoglienza turistica e a dare risposte concrete ai nostri commercianti che spesso non riescono a garantire l’utilizzo dei servizi igienici nelle loro attività ai numerosi turisti e visitatori che all’arrivo nella nostra città “prendono d’assalto” i pubblici esercizi del centro storico per soddisfare i propri bisogni fisiologici». Visti questi ritardi, i Consiglieri di Fratelli d’Italia interrogano l’Amministrazione «per conoscere i motivi per il quale, il diurno ubicato in P.zza Matteotti sotto i locali destinati allo spazio di innovazione sociale HubOut che negli ultimi anni è stato interessato da ben due interventi di manutenzione economicamente rilevanti, non è stato inserito nel bando pubblicato il 31/01/2023 tra le strutture da affidare per due anni per il servizio di pulizia, custodia, gestione e manutenzione ordinaria dei bagni pubblici della città» e infine «per sapere se è intenzione di questa Amministrazione Comunale renderli quanto prima accessibili attraverso un affidamento diretto o attraverso un’integrazione degli atti di gara inserendo questa struttura destinata a diurno tra quelle da affidare». Ma le criticità registrate non finiscono qui: un altro spazio al centro dell’interesse dei Consiglieri Toto e Morelli è la stazione bus di Via Don Luigi Sturzo. «Il 9 novembre 2021- scrivono i Fratelli d’Italia- sono iniziati i lavori per la riqualificazione della stazione degli autobus di via don Luigi Sturzo. L’intervento rientrava nel progetto di miglioramento delle strade e degli accessi alla città, e comprendono il sistema viario che collega Serra Rifusa, Villa Longo, via Don Luigi Sturzo e via san Pardo, per un importo complessivo di 700mila euro». Di certo non due spiccioli affinché «nell’area adibita a stazione autobus dovevano essere realizzati degli stalli per la sosta degli autobus e la realizzazione di un piccolo volume edilizio in cui allocare i seguenti servizi per i viaggiatori: bar/caffetteria, infopoint/biglietteria, bagni ed una pensilina metallica antistante l’immobile». Fatte queste considerazioni, Toto e Morelli hanno interrogato Bennardi «per sapere se è intenzione di questa Amministrazione affidare, dopo che la Commissione Consiliare competente avrà fornito gli indirizzi necessari, la gestione dell’immobile destinato a bar/caffetteria, infopoint/biglietteria e bagni pubblici nei pressi della stazione bus di via Don Luigi Sturzo, attraverso un bando pubblico» e ancora «per sapere inoltre se è stato previsto un servizio di videosorveglianza nei pressi della stazione degli autobus di via Don Luigi Sturzo». Una serie di ritardi e inesattezze che rendono Matera meno accogliente per i migliaia di cittadini che la visitano ogni settimana.