BASILICATA A 110
TACCO&SPILLO
Non abbiamo risparmiato perfide ironie e critiche di fuoco al governatore, alcune volte per via della sua proverbiale mancanza di realismo istituzionale con cui passeggia sulla luna, altre per l’accrocco che ogni giorno si trova a dover sbrigare con le faccende d’umore volatile e litigioso, fino all’insulto dichiarato di questa maggioranza di centrodestra che pure riesce ad aggravare con le sue paturnie di nomine napoletane nel sottobosco del governo regionale, ma dobbiamo riconoscere che stavolta Vito Bardi ci ha visto bene perché l’intenzione della Regione d’acquistare crediti edilizi per sbloccare i bonus edilizi rimasti sul groppone d’imprese e famiglie ed a facile rischio di stallo è una grande operazione di merito e di comunità che avrà effetti importanti per la Basilicata, anche in prospettiva anticiclica. Ora se è vero che l’apripista in Italia è la Provincia di Trento, subito seguita dalla Sardegna, grazie anche al pressing dell’Ance regionale, può essere davvero un vantaggio sfruttare esperienze e cornici amministrative per fare presto e sopratutto bene, atteso che gli investimenti sul superbonus 110 per il 2022 valgono in Basilicata 886 milioni e che i crediti da sbloccare, almeno secondo stime accreditate, sarebbero pari a circa 200 milioni. Canta Koi:“Vibrazioni certificate ogni volta. Ci metto il centodieci per cento”.