L’UMILE CHIARA FRANCINI SUL PALCO DELL’ARISTON CON UN MONOLOGO CHE CONVINCE MOLTO IL PUBBLICO DI SANREMO 73
“Ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto…”
Un “INGRESSO” diverso sul PALCO del Festival di Sanremo 2023
Chiara Francini accanto ad Amadeus e Gianni Morandi
i duetti e le cover dei 28 concorrenti in gara
CHIARA FRANCINI 43enne artista toscana, morde la vita con effervescente frenesia, destreggiandosi come un’abile equilibrista tra mille mestieri.
Per Chiara Francini il Festival di
Sanremo 2023 è una parentesi. Di lusso, certo, ma pur sempre una parentesi.
“Che serata straordinaria”
il racconto del reclutamento
L’umile Chiara Francini e il suo ingresso all’Ariston come co-conduttrice della quarta serata
L’attrice non vuol scendere ma salire le scale sanremesi e poi propone ad Amadeus di condividere con il pubblico la storia dell’invito che lui le ha fatto, duettando con un brano scritto per l’occasione
Amadeus sceglie una gag per annunciare la co-conduttrice della quarta serata, Chiara Francini
La chiama due volte ma lei non spunta dalla scalinata.
Poi la trova in platea e lei spiega:
“Mi godo il Festival, lei e il sor Gianni siete spassosissimi. Io sono una ragazza umile, vengo dalla provincia, da Campi Bisenzio, sinceramente preferirei restare qui per ora, con umiltà. Ma lei ha idea dei piedi che sono passati su quella scala in 73 anni? Io invece di scendere preferirei salire”
Il conduttore le dà l’ok e lei scherza:
“Mamma, puoi iniziare a registrare da ora”
Dopo la scenetta della ragazza di provincia che per umiltà resta seduta in platea temendo la scala, e tiene ben stretta la borsetta “come diceva la mi’nonna”
Chiara Francini fa il suo primo ingresso ufficiale in scena all’Ariston indossando “un cencino“: un abito lungo di velluto blu con le enormi maniche ad ali e presenta, con impostazione teatrale, il duetto di Lazza ed Emma e il primo violino della Scala Laura Marzadori sulle note del brano “La fine di Nesli”
Essendo la serata dei duetti, poi la co-conduttrice Chiara Francini coinvolge anche Amadeus in uno di questi, ma non interpretando una cover, bensì una canzone inedita che racconta come il direttore artistico l’abbia invitata a Sanremo e intitolata
“Che serata straordinaria”
“Era una domenica uggiosina, bruttina. Sbuffavo poco prima di uno show. Sola in camerino tra un po’ d’ansia e un lustrino. D’un tratto il mio WhatsApp s’illuminò…”, è l’incipit.
“Che serata straordinaria insieme a te!”, intonano poi i due guardandosi.
Francini e la scelta di non fare figli:
il monologo più difficile nascosto nel cuore della notte
L’attrice racconta la bellezza e la difficoltà della non maternità
“Forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perché avevo troppo da fare. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei.
Il monologo della 4ª co-conduttrice
Chiara Francini e le donne non madri che si sentono sbagliate
Non diventare mamma, per scelta o meno, e sentirsi sbagliata è ancora una realtà in una società in cui le donne senza figli sono sempre più numerose.
Questo è il tema che Chiara Francini ha scelto per il suo monologo
“Io da qualche parte penso di essere una donna di merda perché non so cucinare, perché non mi sono sposata e perché non ho avuto figli. Razionalmente so che va bene così, ma da qualche parte, dentro di me, c’è questa voce, esiste, e io, alla fine, penso che abbia ragione lei, che io sia sbagliata”
Chiara Francini porta sul palco del Teatro Ariston, a tarda notte, tutti i dilemmi della maternità mancata.
Parla di quelle donne che non sono madri ma che con il tema della maternità ci si confrontano comunque.
Esordisce :
“Arriva un momento della vita in cui è chiaro che sei diventato grande: quando hai un figlio”
L’attrice parla della maternità, quella delle amiche che a un certo punto “cominciano a figliare” a “valanga”
La migliore amica e poi tutte le altre.
“Quando qualcuna ti dice che è incinta e tu non lo sei mai stata c’è come qualcosa che ti esplode dentro”, dice, sottolineando che “mentre accade tutto questo, tu devi festeggiare, perché la gente incinta è violenta e vuole solo essere festeggiata. E non c’è spazio per il tuo dolore, per la tua solitudine”
“Passeggini, passeggini ovunque”
Continua l’attrice :
“E io, io che continuavo a fare le mie cose sempre meglio, sempre guadagnandoci di più, con sempre più persone che mi guardavano e mi amavano.
E poi. E poi a un certo punto io mi sono accorta che il tempo passava e che se non mi sbrigavo io, forse, un figlio non lo avrei mai avuto. E se anche mi sbrigavo, poi, non era mica detto. Perché anche quando ti decidi che è il momento giusto poi, magari, il corpo ti fa il dito medio e tu, allora, rimani col dubbio di aver sbagliato, di aver aspettato troppo, di essere una fallita”
Così arriva “il senso di colpa” che “rimbomba dentro, come un eco”
Poi c’è la paura che la maternità possa cambiarla:
“E io già lo so, bambino, tu mi porterai via tutta la creatività, la luce”
“Ti aspetto e ti desidero così tanto che sarai per forza una delusione. Ma come parlo…? Ma che madre sono? Non sono una madre, intanto…”
conclude l’attrice tra gli applausi dell’Ariston:
“Forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita. Perché avevo troppo da fare. Ma io volevo solo essere brava, io volevo solo essere preparata, io volevo che tu fossi fiero di me. Anche se ancora non ci sei. Forse, perché ci sei sempre stato”
Il monologo di Chiara Francini
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA ANTONIO MAZZEO
All’una e quaranta di notte, Chiara Francini sale sul palco dell’Ariston, e fa uno bei più bei monologhi visti finora, tra un fenicottero di plastica e un passeggino anni Cinquanta.
Parla per otto minuti di cosa significa non avere un figlio, dei fantasmi, le ritrosie, le catarsi, i dubbi, le certezze
È il racconto di una parte di mondo, e di una parte della vita delle donne, e di uno dei molti modi in cui le donne vivono, e scelgono, e sono libere.
E Chiara Francini è salita sul palco più importante della televisione italiana, della cultura popolare italiana, e lo ha fatto nel modo migliore e più bello che poteva farlo.