NOI CON L’ITALIA, LA QUARTA GAMBA DEL CENTRODESTRA PIÙ MODERATO
Oltre il giardino la linea del coordinatore nazionale Tondo
Se, come dice Paride Leporace, la politica è uno stato mentale quello di Renzo Tondo, coordinatore nazionale di “Noi con l’Italia” ospite ad oltre il Giardino su Cronache Tv, canale76, è uno stato mentale di grande lucidità politica e di grande coraggio. Dalla fine della Prima Repubblica, abbiamo visto aggirarsi molti ricostruttori del centro che hanno miseramente fallito nel loro scopo. Se le idee e le personalità di “Noi con l’Italia” sono quelle dimostrate ai nostri microfoni da Tondo, il progetto di ricostruzione di un’area moderata può prendere realmente piede.
IL CENTRO NEL CENTRODESTRA
E’ chiarissimo nelle sue idee Renzo Tondo quando dice chiaramente che la collocazione del suo partito è all’interno del centrodestra e lo fa anche chiarendo la sua posizione sul caso Cospito. «Sono stato anche io Parlamentare – dice a “Oltre il Giardino” – so bene come funziona la visita al carcere, è una visita all’istituto carcerario non ai singoli detenuti. Quattro parlamentari del PD hanno chiesto di incontrare Cospito. Perché proprio lui?». Lo dice senza mezzi termini, chiarendo che se alcuni esponenti della maggioranza hanno sbagliato, l’errore più grande lo hanno fatto i deputati del PD.
L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA SIGNIFICA SCEGLIERE
Difende a spada tratta l’autonomia differenziata e cita l’esempio del Friuli Venezia Giulia dove esiste da sempre la sanità regionalizzata. Secondo “Noi con l’Italia” avere una sanità regionalizzata, una scuola regionalizzata, servizi regionalizzati significa scegliere e decidere, significa assumersi le responsabilità di gestire e di decidere. Una responsabilità da cui chi fa politica non può fuggire e che distingue chiaramente un modello virtuoso da uno sbagliato di gestire la cosa pubblica. Come ex governatore del Friuli, Tondo non si è sottratto dalla discussione sulle Foibe nella giornata del ricordo, ribadendo che quello istriano-dalmata fu un vero e proprio eccidio, un caso di pulizia etnica che è stato per troppi anni dimenticato dall’Italia.
NOI CON L’ITALIA SI ORGANIZZA IN BASILICATA
Intanto “Noi con l’Italia” si organizza a Potenza e in Basilicata presentandosi ai cittadini del capoluogo in una affollata conferenza. Guidato dal coordinatore regionale Francesco Cannizzaro, consigliere comunale di Potenza tra i più votati alle ultime elezioni, il Partito di Lupi ha aggregato quattro consiglieri comunali ed un assessore nella città di Potenza diventando, così, uno dei gruppi consiliari più grandi della maggioranza. «Un gruppo che è diventato partito e ora si accinge a diventare comunità», lo presenta con un piglio da autentico leader, Francesco Cannizzaro che non nasconde le ambizioni di ulteriore crescita del Partito nella nostra regione. E, così, mentre nel centrosinistra il caos aumenta e si alimenta nel congresso del PD, il centrodestra ricostruisce un’area di centro da affiancare alle tre forze tradizionali della coalizione per diventare sempre più forte e pronto a rivincere le elezioni comunali e regionali.
LA SMENTITA DI SANCHIRICO
Intanto, sempre in area centrista, giungono le prime smentite ad una presunta riunione che si sarebbe tenuta nei giorni scorsi a Lagonegro, un incontro tra persone afferenti al centro e al centro sinistra. Della riunione non esiste nessuna prova ma, intanto, la prima smentita arriva da Pietro Sanchirico che era stato descritto come parte della riunione, forse per tirare dentro Vito De Filippo da sempre molto legato al Sanchirico. In un post su facebook, lo stesso Sanchirico ha scritto “che dire…leggo di aver partecipato a mia insaputa ad una riunione politica che si sarebbe tenuta ieri sera a Lagonegro…no, vabbè”. Resta da chiedersi chi ha interesse a mestare nel torbido per inquinare il corretto svolgimento della politica diffondendo notizie false.
Di Massimo Dellapenna