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ITALIA SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA PER COORDINAMENTO AIUTI INTERNAZIONALI: AI VVF GESTIONE “URBAN SEARCH AND RESCUE” IL FVG DIVENTA HUB NAZIONALE TRAMITE IL PORTO DI TRIESTE

Dopo la gestione dell’hub nazionale per l’emergenza ucraina la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha avuto, un nuovo incarico di coordinamento nazionale, confermandosi nel ruolo di punto di riferimento ed eccellenza per l’intera Nazione

SISMA TURCHIA 🇹🇷 SIRIA 🇸🇾 POST TERREMOTO 
Fabrizio Curcio in sopralluogo con l’ambasciatore italiano in Turchia 🇹🇷 

ITALIA SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA PER COORDINAMENTO AIUTI INTERNAZIONALI: AI VVF GESTIONE “URBAN SEARCH AND RESCUE” IL FVG DIVENTA HUB NAZIONALE TRAMITE IL PORTO DI TRIESTE 

CONFERENZA DELLE REGIONI
E DELLE PROVINCE AUTONOME
Il Friuli Venezia Giulia diventa hub nazionale per lo smistamento dei materiali da inviare alle popolazioni terremotate della Turchia tramite il Porto di Trieste
Lo rendono noto il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.

“Fin da subito abbiamo dato la nostra disponibilità e ci siamo messi a disposizione per dare supporto al Paese in ginocchio – hanno ricordato Fedriga e Riccardi -. Di oggi la richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione civile cui abbiamo dato subito seguito”
hanno riferito :
“I container provenienti dalle varie regioni dell’Italia andranno direttamente in porto a Trieste per essere imbarcati mentre il materiale pallettizzato arriverà nella sede della Protezione civile di Palmanova, lì sarà classificato e caricato sui semirimorchi del vettore contrattualizzato per l’invio in Turchia tramite traghetto. Il porto di sbarco sarà quello di Mersin”
hanno osservato Fedriga e Riccardi : 

“Ancora una volta il Friuli Venezia Giulia si mette a disposizione di un Paese e di una popolazione in difficoltà è una nuova emergenza cui rispondiamo con la capacità organizzativa propria della Protezione civile. Dopo la gestione dell’hub nazionale per l’emergenza ucraina la Protezione civile del Fvg ha avuto quindi un nuovo incarico di coordinamento nazionale, confermandosi nel ruolo di punto di riferimento ed eccellenza per l’intera nazione”

https://www.regione.fvg.it/rafvg/comunicati/comunicato.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/notiziedallagiunta/&nm=20230214150233001

“Uno dei terremoti più violenti della storia: intere zone devastate, in migliaia i morti e feriti. Quelle che arrivano da Turchia e Siria sono immagini che stringono il cuore in un dolore che non si può raccontare. Una tragedia immensa che lascia senza parole. Solidarietà alla popolazione colpita ed a tutti i soccorritori che lavorano senza sosta per salvare vite”, afferma Massimiliano Fedriga, presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni.

”Noi lucani sappiamo cosa voglia dire un sisma che rade al suolo intere comunità, con migliaia di persone tra vittime e feriti, che cambia per sempre il volto di un territorio. Il violentissimo sisma che ha colpito Turchia e Siria ha colpito anche la nostra sensibilità, la nostra immaginazione, i nostri ricordi”. Così in un messaggio il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
”Siamo vicini con la mente e con il cuore ai turchi e ai siriani – ha aggiunto – e ovviamente siamo a disposizione del governo nazionale per offrire il nostro contributo di solidarietà”
“L’Emilia Romagna si stringe alle comunità colpite questa notte dal terremoto devastante ed è a disposizione del sistema nazionale di Protezione civile per sostenere le popolazioni colpite”: così su Twitter il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che definisce “drammatiche” le notizie che giugnono in queste ore da Turchia e Siria.

Personale sanitario specializzato in maxi emergenze del SUEM della Regione Veneto, medici e infermieri, è pronto a partire verso le zone colpite dal terremoto.

Si tratta di operatori formati per operare con il team USAR dei Vigili del Fuoco, i tecnici del Corpo addestrati per la ricerca e il recupero delle persone sepolte dalle macerie, con il compito di fornire l’assistenza sanitaria alle vittime.
La prima squadra è al momento in stand by, pronta a muovere verso le zone colpite, secondo le indicazioni della Protezione Civile nazionale”

Lo rende noto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, esprime “vicinanza e solidarieta'” alle popolazioni coinvolte questa notte nel gravissimo terremoto in Turchia, con interi palazzi sgretolati dalla forza del sisma di magnitudo 7.8.
“Rivolgiamo un pensiero e una preghiera – prosegue – alle migliaia di vittime e alle loro famiglie. La Lombardia è disponibile a fornire supporto con mezzi e operatori specializzati non appena il Dipartimento nazionale della Protezione civile lo dovesse richiedere”.
Anche la Toscana si è attivata per portare i primi soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma in Turchia e Siria. La Protezione civile nazionale, infatti, ha messo in campo i nuclei Usar (Urban search and rescue) dei Vigili del fuoco; di conseguenza è stata attivato il settore sanitario del sistema per le ‘maxi-emergenze’ della Regione, che ha sede a Pistoia. La struttura regionale, quindi, accompagnerà i nuclei Usar dei vigili: in giornata partiranno due medici e sette infermieri del sistema del 118 regionale.

“Appena abbiamo appreso le drammatiche notizie provenienti da Turchia e Siria, ed è arrivata la richiesta dal dipartimento nazionale della Protezione civile, abbiamo messo a disposizione personale e attrezzature per dare il contributo della Toscana in questa immane tragedia”, sottolinea il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

“Cordoglio per le vittime del catastrofico terremoto che ha colpito Turchia e Siria, e vicinanza a tutte le popolazioni coinvolte”
Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
“La Protezione Civile della Calabria- aggiunge -, guidata da Domenico Costarella – a seguito dell’allerta diramata dal Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile – per tutta la notte ha seguito la situazione in stretto contatto con le Prefetture e con le altre strutture territoriali, che ringrazio per l’attenzione dimostrata in tutta la fase emergenziale”
“Fortunatamente- conclude Occhiuto – l’onda generata dal terremoto è stata di modesta entità e l’allarme è rientrato alle prime ore della giornata. Continueremo a monitorare la situazione, ma al momento non si registra alcuna conseguenza per il territorio calabrese. In queste ore di angoscia il nostro pensiero va ai morti e ai feriti di questa immagine tragedia, e alle loro famiglie”
“Vicinanza e solidarietà alle popolazioni di Turchia e Siria colpite da un violento terremoto. La Regione Lazio si è già attivata per fornire al Sistema Nazionale di Protezione Civile ogni supporto e mezzo a nostra disposizione per portare soccorso e offrire assistenza immediata”
Lo scrive sui social Daniele Leodori, Presidente vicario della Regione Lazio.
“Stiamo seguendo con dolore le notizie che arrivano da Turchia e Siria, dove un terremoto di magnitudo 7.9 ha causato centinaia di vittime e migliaia di feriti. Siamo vicini ai popoli colpiti e preghiamo per loro e per i soccorritori che lavorano senza sosta per salvare vite”
Lo scrive su twitter il presidente della regione Liguria Giovanni Toti.
Il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani dalla notte scorsa monitora la situazione, dopo l’allarme tsunami arrivato in seguito al terremoto in Turchia.
Il Governatore si trova in un albergo sulla costa catanese, dopo avere partecipato ieri sera alle celebrazioni della Patrona di Catania Sant’Agata. “C’è stata poco fa una prima, piccola, onda sulle coste del siracusano – spiega all’Adnkronos – ma è stata leggera. Non si registrano danni. Stiamo monitorando dalla notte scorsa la situazione”. Schifani fa sapere che “i sindaci dei comuni interessati dalla preallerta sono stati avvisati a tenersi pronti in caso di ulteriore allerta”

#ègiustoinformare

Sisma Turchia-Siria: FVG hub nazionale per aiuti

Dopo la gestione dell’hub nazionale per l’emergenza ucraina la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha avuto, un nuovo incarico di coordinamento nazionale, confermandosi nel ruolo di punto di riferimento ed eccellenza per l’intera Nazione

Intanto sono ancora operativi in Turchia il team di Vigili del fuoco e cani partiti nei giorni scorsi.

Sisma in Turchia, in FVG l’hub nazionale per lo smistamento degli aiuti

Invio tramite il porto di Trieste, coinvolta anche la sede della Protezione civile a Palmanova.


Lo rende noto la Regione

Il Friuli Venezia Giulia diventa hub nazionale per lo smistamento dei materiali da inviare alle popolazioni terremotate della Turchia.

I container provenienti dalle varie regioni dell’Italia andranno direttamente in porto a Trieste per essere imbarcati mentre il materiale pallettizzato arriverà nella sede della Protezione civile di Palmanova dove sarà classificato e caricato sui semirimorchi del vettore contrattualizzato per l’invio in Turchia tramite traghetto.

Il porto di sbarco sarà quello di Mersin

A renderlo noto il Presidente Massimiliano Fedriga il vicepresidente e assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia e Riccardo Riccardi, che fin da subito hanno dato la disponibilità della regione per dare supporto al Paese in ginocchio.

La Protezione Civile

Che cos’è la protezione civile❓

Un’esaustiva definizione la si può trovare nell’articolo 1 della legge della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 31 dicembre 1986, n. 64, concernente: ”Organizzazione delle strutture ed interventi regionali in materia di protezione civile”:

“L’Amministrazione regionale ……assume a propria rilevante funzione, da svolgere a livello centrale, quella del coordinamento di tutte le misure organizzative e di tutte le azioni, nei loro aspetti conoscitivi, normativi e gestionali, ……. dirette a garantire, in un quadro di sicurezza dei sistemi sociali regionali, l’incolumità delle persone, e/o dei beni e dell’ambiente rispetto all’insorgere di qualsivoglia situazione od evento che comporti agli stessi grave danno o pericolo di grave danno e che per loro natura ed estensione debbano essere fronteggiate con misure straordinarie, nonché a garantire il tempestivo soccorso.”

I singoli elementi di questa definizione consentono di esplorare il mondo complesso della protezione civile. Infatti la protezione civile:

è una funzione pubblica: la protezione civile è materia che deve essere assunta fra i compiti fondamentali della Pubblica Amministrazione, da svolgere in modo costante ed organizzato.
è una funzione volta al coordinamento di misure organizzative: il coordinamento è la fase più delicata e strategicamente importante per l’attività di protezione civile, che interessa trasversalmente tutti i settori della vita civile;
è il coordinamento di tutte le azioni, nei loro aspetti conoscitivi, normativi e gestionali: le azioni di protezione civile, poichè incidono sulle più diverse sfaccettature della vita civile, non sono astrattamente prefigurabili e tipizzabili, ma devono tutte indistintamente esercitate con il massimo livello di coordinamento e di sinergia possibili, sia che riguardino gli aspetti conoscitivi di raccolta ed elaborazione delle informazioni, sia che attengano agli aspetti più prettamente giuridici o viceversa operativi e gestionali;
è diretta a garantire l’incolumità delle persone, e/o dei beni e dell’ambiente: questo é l’oggetto su cui si esplica l’attività di protezione civile, e nel contempo ne rappresenta l’obiettivo e la finalità, cioè la tutela e la salvaguardia della pubblica incolumità;
è chiamata in campo all’insorgere di qualsivoglia situazione od evento che comporti agli stessi grave danno o pericolo di grave danno: mentre è evidente il ruolo della Protezione civile in caso di minaccia conclamata e grave pericolo in atto per la pubblica incolumità, sono stati necessari molti decenni di dibattito e molte calamità dagli effetti disastrosi per comprendere appieno ed affermare senza incertezze il ruolo fondamentale della Protezione civile in caso di pericolo incombente, e quindi, delle sue azioni di prevenzione urgente;
è attivata quando gli eventi sono di natura ed estensione tali da dover essere fronteggiati con misure straordinarie: la Protezione civile interviene solo in casi connotati da straordinarietà;
nonché a garantire il tempestivo soccorso: è l’attività a cui più comunemente si pensa quando si parla di protezione civile.
Le azioni di protezione civile:

Quattro grandi “famiglie” per raggruppare azioni in realtà varie e variabili:

azioni protezione civileazioni di previsione: sono azioni a contenuto prevalentemente scientifico, dirette allo studio ed alla individuazione delle cause degli eventi calamitosi ed alla determinazione dei rischi incidenti su un determinato territorio, anche in relazione alla probabilità del loro verificarsi in un arco temporale determinato;
azioni di prevenzione: sono azioni che, partendo dalle conoscenze acquisite a seguito delle azioni di previsione, consistono nelle attività tecniche finalizzate ad evitare o ridurre il prodursi di danni a seguito degli eventi calamitosi;
azioni di soccorso: sono azioni volte a garantire alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza, nonché a contenere l’impatto e gli effetti degli eventi stessi;
azioni di superamento dell’emergenza: sono azioni volte al ripristino delle situazioni di normalità nel post-evento, ossia interventi diretti a consentire, nel più breve tempo possibile, la ripresa delle normali condizioni di vita delle popolazioni. Esempi: gli interventi tecnici di messa in sicurezza del territorio e le attività volte all’assegnazione di contributi a privati ed imprese a titolo di ristoro dei danni.

Terremoto Turchia, porto di Trieste hub nazionale per invio aiuti


I terminal Ro-Ro dell’Autostrada del mare saranno a disposizione per smistare e spedire le merci a Mersin

Saranno i terminal Ro-Ro del porto di Trieste, in primis Riva Traiana, a raccogliere e imbarcare gli aiuti italiani destinati alla regione turca colpita dal terremoto

Lo rendono noto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e il vicepresidente con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi.
«Fin da subito abbiamo dato la nostra disponibilità e ci siamo messi a disposizione per dare supporto al Paese in ginocchio – hanno ricordato Fedriga e Riccardi -. Di oggi la richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione civile cui abbiamo dato subito seguito».

Dopo la gestione dell’hub nazionale per l’emergenza ucraina, la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha avuto quindi un nuovo incarico di coordinamento nazionale.

I container provenienti dalle varie regioni dell’Italia andranno direttamente in porto a Trieste per essere imbarcati, mentre il materiale pallettizzato arriverà nella sede della Protezione civile di Palmanova (Udine): lì sarà classificato e caricato su semirimorchi del per l’invio in Turchia tramite traghetto.

Il porto di sbarco sarà quello di Mersin

In questi giorni, le partenze verso Mersin sono in realtà già iniziate. DFDS e Ulusoy sealines sono gli armatori coinvolti, mentre il terminal maggiormente coinvolto sarà quello di Riva Traiana, gestito dalla Samer Seaports and Terminals


Dopo un incontro la scorsa settimana nella sede dell’Autorità di sistema portuale, il terminal Ro-Ro ha dato la disponibilità per la raccolta del materiale e l’utilizzo gratuito dell’equipment.

Un primo gruppo di camion, in arrivo soprattutto tramite il Consolato austriaco, ha già preso la via di Mersin.

Nei prossimi giorni, un centinaio di mezzi partirà verso la Turchia.

«Abbiamo pubblicizzato a livello nazionale la possibilità di sfruttare le linee marittime già esistenti – spiega Enrico Samer, socio Samer Seaports and Terminals, ma anche Console turco in Italia – perché non tutti sanno di questa opportunità»

Il terminal di Riva Traiana al porto di Trieste, dal quale stanno partendo gli aiuti per la Turchia 🇹🇷
Sisma Turchia-Siria: FVG hub nazionale per aiuti

Martedi 14 Febbraio 2023

Dopo quello di hub per l’emergenza ucraina alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia è stato affidato un nuovo incarico di rilevanza nazionale

Il Friuli Venezia Giulia diventa hub nazionale per lo smistamento dei materiali da inviare alle popolazioni terremotate della Turchia tramite il Porto di Trieste.

“Fin da subito abbiamo dato la nostra disponibilità e ci siamo messi a disposizione per dare supporto al Paese in ginocchio – hanno ricordato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardi -. Di oggi (martedì 14 febbraio) la richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione civile cui abbiamo dato subito seguito”

Il percorso degli aiuti

“I container provenienti dalle varie regioni dell’Italia andranno direttamente in porto a Trieste per essere imbarcati mentre il materiale Imballato arriverà nella sede della Protezione civile di Palmanova – hanno riferito governatore e vicegovernatore -: lì sarà classificato e caricato sui semirimorchi del vettore contrattualizzato per l’invio in Turchia tramite traghetto. Il porto di sbarco sarà quello di Mersin”

“Ancora una volta il Friuli Venezia Giulia si mette a disposizione di un Paese e di una popolazione in difficoltà – hanno detto ancora Fedriga e Riccardi -; è una nuova emergenza cui rispondiamo con la capacità organizzativa propria della Protezione civile”

“Dopo la gestione dell’hub nazionale per l’emergenza ucraina la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha avuto quindi un nuovo incarico di coordinamento nazionale, confermandosi nel ruolo di punto di riferimento ed eccellenza per l’intera Nazione”

Terremoto in Turchia, Piantedosi: incarico ai Vvf di coordinare team Usar internazionali è riconoscimento loro impegno

Ai Vvf la gestione del programma di interventi di “Urban search and rescue”

Giunto sul posto il secondo contingente

«L’attribuzione da parte dell’ONU ai nostri Vigili del fuoco dell’attività di coordinamento dei soccorsi dei team Usar internazionali impegnati ad Antiochia è il riconoscimento dell’impegno costante che il Corpo nazionale svolge da sempre in scenari emergenziali in Italia e all’estero, distinguendosi per l’elevata specializzazione e la professionalità»

Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi commentando l’incarico, che consiste nella programmazione delle attività e conseguente invio dei team

“Urban and search rescue” (Usar) di Cina, Gran Bretagna, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Oman, Hong Kong, Sud Africa, Slovacchia, Grecia, Argentina e Bahrain sui siti di intervento, in base alle priorità di volta in volta rilevate dalla lettura di dati e informazioni raccolti.

«I Vigili del fuoco si caratterizzano per una forte capacità operativa, riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale, che consente di intervenire in tempi brevissimi con l’obiettivo di prestare il primo soccorso alle popolazioni», ha proseguito il titolare del Viminale, sottolineando come «i nostri operatori stiano lavorando con grande sacrificio e generosità in una situazione estremamente difficile».

I Vvf sono al lavoro in Turchia – nell’area colpita dal forte sisma che il 6 febbraio scorso ha coinvolto anche parte della Siria – dalle prime ore successive al terremoto.

La struttura di coordinamento italiana – il cui centro di coordinamento di settore (Scc) è insediato all’interno del campo base dei Vvf a Hatay – è supportata da Cina, Gran Bretagna e Oman nello svolgimento dell’incarico, che consente di rendere i soccorsi più efficienti ed efficaci con l’obiettivo di salvare più vite possibile.

In questo quadro, è giunto sul posto- decollato ieri sera da Pisa – il secondo team di Vigili del fuoco partito in soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto. Quarantotto i soccorritori Usar – provenienti dai comandi di Lazio, Toscana, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto – atterrati in Turchia a bordo di due aerei ATR 42 della Guardia di Finanza per dare il cambio ai colleghi al lavoro tra le macerie, dalle quali hanno estratto vivi, mercoledì scorso, due ragazzi.

Insieme con gli Usar, si è recato sul posto anche personale della Guardia di Finanza e del Dipartimento della Protezione civile (Presidenza del Consiglio dei ministri), che coordina il supporto italiano nell’ambito del meccanismo di Protezione civile dell’Unione europea.

Il team dei Vigili del fuoco comprende anche cinofili, esperti strutturisti e unità di personale medico, oltre agli specialisti nella ricerca dei dispersi e nel soccorso sotto le macerie, addestrati a fornire nell’immediato supporto vitale di base (Bls). Gli operatori lavorano con attrezzature tecnologicamente avanzate, come geofoni, robot, termo-camere, search-cam, e hanno un supporto logistico che consente loro di proseguire l’attività di ricerca e soccorso per giorni, senza interruzione.

In Turchia è al lavoro anche una squadra composta da esperti di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Unità di crisi del ministero per gli Affari esteri e per la Cooperazione internazionale (Maeci) specializzati nell’identificazione di vittime, partita nei giorni scorsi con un volo messo a disposizione dall’Aeronautica militare.

#sapevatelo2023

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