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LA PALUDE DELL’AUTOCOMPIACIMENTO DEL PD

TACCO&SPILLO

Non vogliamo rovinare la festa di balletti e propaganda sollevata attorno al voto dei circoli lucani e alla loro scelta verso uno dei membri del quartetto dem candidato alla segreteria nazionale, ma vedere riposizionarsi, col solito passo felpato le facce smorte che hanno funestato con la loro antropologia della sopravvivenza ed in un gioco malefico di combinazioni dissipate Potenza, Matera, la Basilicata la dice tutta sulla capacità d’assoluzione che si respira là dentro e sopratutto sulla chance di successo che si vuole avere per riprendere in mano la Regione. Ora lasciamo stare che questa truppa di leoni e cuori impavidi, variamente distribuita tra Bonaccini, Schlein, De Micheli ed aggravata dall’ingresso della minuscola insignificanza di Speranza e compagni cacci lacrime di coccodrillo ed esibisca rabbia postuma quando invece tutta assieme è stata obbediente davanti alle bischerate di Letta, vero campione del tafazzismo dem, ma che non ci sia stato proprio nessuno a drizzarsi i capelli per i tanti Comuni lucani in cui gli iscritti hanno raggiunto la cifra immobile e funebre di 0 non fa che svelare l’opera corta e lo scenario da palude in cui è sprofondato il PD lucano a furia di simulare autocompiacimento. Scrive il grande Elias Canetti:“Bonificare la palude dell’autocompiacimento”.

 

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