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LA CATASTROFE LEGHISTA DI GUARENTE

TACCO&SPILLO

Sappiamo come la politica senza soldi non canti messa e che alla fine finisca col misurare la sua bravura sulla capacità di trovarne, anche per fronteggiare problemi e desiderata dei cittadini, ma che poi quando li trovi non riesca nemmeno a spenderli per aggiustare le cose che non funzionano e migliorare quelle già in sua dote, allora significa che non vuole essere affatto perdonata per la sua doppia colpa d’inadeguatezza. Ora nessuno avrebbe mai pensato che Mario Guarente si potesse innamorare di una filosofia di balzelli, multe e tasse pur di spillare soldi ai lucani e far scalare Potenza nelle classifiche d’Italia fino a primeggiare sulle più trafficate Milano e Roma. Eppure nemmeno 7 milioni in poco più di 5 mesi di lavoro d’autovelox sulla SS 7 VAR/B a Varco d’Izzo sono serviti a salvare i potentini dallo sprofondo verticale di strade a forma di gruviera africana e di marciapiedi collassati e come avvolti in una notte senza più luce per via di quartieri da terzo mondo. Tutto questo per dire come la catastrofe non vada a spasso a caso, ma scelga con cura e lungimiranza i suoi benefattori tra le fila di leghisti lucani che proprio nessuno c’indivia. Scrive Alessandro Morandotti:“La gente continua a chiedersi come andrà a finire e non s’è accorta che la catastrofe è già avvenuta”.

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