CHE SFORTUNA QUESTA FORTUNA

Contrariamente a quanto si crede la fortuna non sempre zigzaga alla cieca, ma come un cavolo a merenda a volte casca dove meno te l’aspetti e cioè sulla politica. Ora lasciamo stare la saccenza d’eletti e ripescati che subito indossano la parrucca di tuttologi come lasciamo stare la favoletta che la fortuna aiuti gli audaci, vista la manifestazione bassa di coraggio e pensiero critico che pur si vede in giro, ma a ben guardare la scena lucana ci mostra quant’è fetente la dea bendata. Prendiamo ad esempio Bardi che senza arte ne parte politica ha cavalcato l’agonia giudiziaria del centrosinistra con proclami irrealizzati d’etica pubblica e con lui gli scaldapoltronisti Aliandro e Sileo toccati dalla felice indennità di consiglieri regionali oppure Amendola, campano catapultato qui per giochino maligno di Speranza ed eletto per una spicciolata di voti e poi il Trerotola comodamente impellicciato nel double face destra-sinistra e lo stesso Guarente che per la svista delle contrade s’è messo la fascia da sindaco, pure con l’aumento di stipendio. Eppure a furia di cascare dalle parti sbagliate la fortuna se n’è fregata di chi magari ne aveva più bisogno e così il jackpot da 371 milioni se lo sono diviso 90 famiglie d’Italia, ma nessuna della Basilicata. Scrive Marziale:“La fortuna dà troppo a molti, a nessuno abbastanza”.