TARANTO, OSPEDALE SAN CATALDO RINVIATO AL 2024
Un disaccordo tra Governo e Regione proroga i tempi di consegna. Mancano 105 milioni di euro, intanto la Regione delibera senza fondi disponibili
Il nuovo ospedale, l’operazione sanitaria più importante della provincia jonica, realizzato su una superficie di circa 260mila metri quadrati, e prevede più di 700 posti letto, 70 ambulatori, circa 20 sale operatorie, e un eliporto, rischia di non vedere luce il 31 luglio prossimo. Un ennesimo rinvio che mette in disaccordo sulle responsabilità la politica regionale pugliese e non solo ma sembrerebbe che ci sia mancanza di un’intesa tra Governo e Regione.
L’alert arriva durante l’audizione, in Regione Puglia, dei responsabili di procedimento e direzione lavori, convocata dalla Commissione bilancio e programmazione per verificare la prosecuzione dei lavori e la spesa necessaria necessaria per gli stessi. E’ emerso l’impossibilità a procedere con l’aggiudicazione delle gare d’appalto per la restante parte di realizzazione, circa il 15%, per dirsi terminata l’opera. Si tratta di un’opera finanziata dalla Regione per circa i tre quarti con fondi CIPE e fondi strutturali, ma questo ennesimo fermo porta con sé poca chiarezza. Il consigliere regionale di FdI Renato Perrini, vicepresidente Commissione Sanità, fa sapere con nota stampa: “Per realizzare l’Ospedale San Cataldo mancavano le risorse e oggi si sta cercando di rimediarle attraverso l’intervento del governo centrale. Solo da pochissime settimane, sono arrivate notizie sul San Cataldo e la relativa richiesta dei 105 milioni di euro sono necessari per completare l’opera”. Perrini continua e accusa, con lo stesso comunicato, il presidente della Regione,Michele Emiliano, di aver creato stucchevoli illusioni senza mai aver raccontato la verità dei fatti. Intanto, va ricordato che la Regione con delibera, senza previo accordo di programma con il ministero della Salute, ha autorizzato l’ASL di Taranto ha bandire la gara d’appalto per 53milioni di euro, necessari all’acquisto di strumenti sanitari. Senza questo accordo e firma da parte del ministro competente non potranno essere messi a disposizioni i fondi.
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