A MATERA IL CONSIGLIO DISCUTE DI SANITÀ TRA I GRANDI ASSENTI ASM E REGIONE
Al centro le criticità del sistema e le progettualità. Dal sindaco l’appello: «Non un atto di accusa, ma un modo per ribadire che il Consiglio comunale tiene alta l’attenzione»
Ieri a Matera si è tenuto un Consiglio Comunale aperto per dibattere sulle problematiche della sanità lucana e materana in particolare. All’Assemblea erano stati invitati Il Presidente della Regione Bardi, l’Assessore regionale alla Sanità Fanelli, la DG dell’ASM dott.ssa Pulvirenti, il Presidente della Provincia Marrese e tutti i Consiglieri regionali del materano. Presenti in Aula soltanto Perrino (M5S) e Braia (IV). Cifarelli (PD) ed il Presidente Marrese hanno inviato un loro intervento poiché impossibilitati a partecipare in presenza. Pesa, invece, l’assenza senza risposte della maggioranza del Consiglio regionale, di Bardi, Fanelli e Pulvirenti che pare abbiano completamente ignorato l’invito. Tra gli altri, presenti anche il Sindaco di Salandra ed il Presidente dell’Ordine dei Medici Di Mona. L’ordine del giorno è stato presentato dal Capogruppo pentastellato Salvatore che, in un primo momento, ha segnalato la “difficoltà oggettiva” a procedere con la lettura del testo vista l’assenza dei rappresentanti della Regione a cui, fondamentalmente, il testo era rivolto. Non si sarebbe trattato, ha spiegato Salvatore, di un “atto accusatorio contro la Regione”, bensì di un momento di confronto tra le parti per il bene della sanità materana. In particolare la delibera promossa dall’amministrazione contiene richieste come «ribadire e rafforzare i contenuti del Patto sulla Sanità, sottoscritto da tutti i Sindaci della provincia di Matera l’11/03/2022, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; di chiedere con forza il rafforzamento della sanità territoriale e della diagnostica preventiva». E ancora «di ribadire quanto deliberato dalla Conferenza dei Sindaci dell’Azienda Sanitaria di Matera nella seduta del 20 Dicembre 2022 dove l’assemblea all’unanimità ha chiesto alla Regione Basilicata di mantenere l’attuale composizione e configurazione dei tre Ambiti Socio Territoriali (Ast) e di tutti i Distretti Sanitari presenti nella Provincia di Matera, i quali devono avere, tutti, la medesima articolazione organizzativa distrettuale».
BRAIA (IV): «NON C’E’ PROSPETTIVA VERSO IL FUTURO»
Braia ha da subito stigmatizzato l’assenza dei rappresentanti della Giunta regionale, rassicurando l’Aula sul fatto che anche in Regione la maggioranza si comporta esattamente nello stesso modo. Ha poi tenuto a precisare che il declino del sistema sanitario locale «non è iniziato con questa Giunta, ma che negli ultimi quattro anni ha raggiunto i suoi minimi storici», finendo con il registrare persino 51milioni di saldo negativo in bilancio. A causa di questi scarsi risultati, ha spiegato Braia, «la comunità è costretta a richiedere prestazioni sanitarie fuori regione, soprattutto nel settore dell’ortopedia e della assistenza agli anziani». Un controsenso, per il renziano, vista la presenza di un elevatissimo numero di anziani nella nostra Regione. La soluzione potrebbe essere ricercata nel confronto con la comunità e soprattutto nella proposta al Consiglio di una «modalità operativa al momento inesistente».
PERRINO (M5S): «IL PIANO SANITARIO? UN NULLA DI FATTO»
Anche per il pentastellato l’assenza dei rappresentanti della Giunta è clamorosa, ma non imprevedibile: rispecchierebbe un clima di «disinteresse a cui – dice – siamo abituati». Per Perrino lo snodo è sul personale sanitario, «si inauguri una stagione di concorsi per rinforzare il nostro personale». Le strutture ci sono, ma mancano medici ed infermieri che le facciano funzionare al servizio della comunità. La Regione pare non stia facendo nulla neppure a supporto dei servizi privati che, dotati già di pazienti e personale, aiuterebbero a defaticare i nostri ospedali. Il centro geriatrico di Matera ne è un esempio: starebbe chiudendo proprio a causa di “inadempienze da parte della Regione Basilicata”. Sul piano sanitario, poi, Perrino lo descrive come un “nulla di fatto”, un documento che non incrementa né migliora il nostro servizio sanitario e che dunque risulta essere del tutto inconcludente.
BENNARDI: IL LAVORO DELL’ANCI PER IL TERRITORIO
Anche il Sindaco registra con dispiacere l’assenza “grave” di Bardi e di Fanelli, ribadendo quanto il tema della sanità sia prima di tutto “trasversale e apolitico”, in quanto diritto sancito e custodito dalla nostra Costituzione. Anche Bennardi ammette che le criticità del nostro sistema non nascono con questo Governo Regionale, ma ultimamente hanno raggiunto un livello davvero molto basso. Lo si registra il fatto che «l’utenza lucana va a curarsi fuori regione, sottraendo risorse che se trattenute arrecherebbero benefici certi alla Basilicata». La preoccupazione del Sindaco di Matera è che dopo aver presieduto ben sei Conferenze dei Sindaci sul tema, si rischi di sfociare in un «dibattito monodirezionale», senza risposte concrete da parte della Regione. A questo proposito, ha avanzato pubblicamente la richiesta di un «tavolo tecnico di confronto permanente con Anci, il Presidente della Regione, l’Assessore alla Sanità ed i Sindacati», al fine di sbloccare le numerose potenzialità della sanità lucana e materana. Significativi anche gli intervenuti dei consiglieri Alba, Doria, Susi, Tosti, Toto, Schiuma, Montemurro, Schifano, Stigliani.